Esplosione di Beirut, il Governo libanese si è dimesso in blocco
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Esplosione di Beirut, il Governo libanese si è dimesso in blocco

Non tutti sono d'accordo, come Mohammad Fahmi, ministro dell'Interno, che aveva dichiarato che "dimettersi ora significa sottrarsi alle proprie responsabilità"

Esplosione a Beirut
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10 Agosto 2020 - 15.18


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Il ministro della salute Hamad Hasan ha annunciato che l’intero governo di Beirut del premier Hassan Diab ha rassegnato le sue dimissioni. Diab parlerà al Paese alle 19:30 ora locale (18:30 in Italia). 

L’esecutivo, che è da giorni sotto forti pressioni dopo le esplosioni che hanno sconvolto Beirut ha perso pezzi di ora in ora. Diversi i ministri che negli ultimi giorni si sono dimessi: delle Finanze Ghazi Wazni, della Giustizia Marie-Claude Najm. Hanno lasciato anche i titolari dell’Informazione, Manal Abdel Samad, e dell’Ambiente, Demianos Qattar.

È un appello a “dimettersi tutti”, perché questo governo “non è stato in grado di fare nulla se non nascondere la negligenza”, aveva dichiarato Manal Abdel Samad, la prima rappresentante del governo di Beirut a rinunciare sabato al suo incarico. “La bomba atomica che ci è esplosa a causa della corruzione, della negligenza e della cospirazione deve far sì che nessuno resti seduto sulla sua poltrona”, ha dichiarato citata dall’emittente Mtv. “Chiedo ai miei amici deputati di dimettersi perché la loro presenza è diventata un fardello per il popolo libanese”, ha aggiunto.

Non tutti sono d’accordo, come Mohammad Fahmi, ministro dell’Interno, che aveva dichiarato che “dimettersi ora significa sottrarsi alle proprie responsabilità”: “Inizialmente, subito dopo l’esplosione, ero favorevole alle dimissioni del governo perché mi sembrava logico. Ma oggi che siamo sotto pressione dimettersi significherebbe sottrarsi alle proprie responsabilità. È vergognoso fuggire davanti alle proprie responsabilità”. 
Intanto la commissione d’inchiesta creata dopo l’esplosione avrebbe concluso il suo primo rapporto e lo avrebbe consegnato al governo libanese. Il giornale al-Joumhouria scrive della consegna del rapporto della commissione al segretario generale del consiglio dei ministri, mentre si attende la riunione del governo. Il documento, secondo il quotidiano, verrà esaminato durante una riunione al palazzo presidenziale.

Due giorni dopo l’esplosione che ha spazzato via una parte di Beirut, ai microfoni di Europe 1 il neo ministro degli Esteri, Charbel Wehbé, confermava che alla commissione erano stati concessi “quattro giorni al massimo per consegnare un rapporto dettagliato sulle responsabilità”.

 

 
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