UNa scena incredibile che mostra la rabbia di una intera nazione unità contro le discriminazioni e lingiustizia.
Così in tante città americane i manifestanti si sono stradiati a terra urlando ‘I can’t breath’ come George Floyd
Le giustificazioni del consigliere di Trump
Basterebbe vedere i dati e capire che non dice il vero: negli Stati Uniti più si è poveri e meno si è bianchi che le discriminazioni aumentano.
Il consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump, Robert O’Brien, ha negato che nelle forze di polizia americana esista un problema sistemico di razzismo, sostenendo che si tratti di “poche mele marce”.
In un’intervista alla Cnn, O’Brien ha affermato: “Non penso ci sia un razzismo sistemico. Credo che il 99,9% dei nostri agenti siano grandi americani, e molti di loro sono afroamericani, ispanici, asiatici: lavorano nei quartieri più duri, fanno il lavoro più difficile in questo Paese e credo che loro siano fantastici, grandi americani”.
O’Brien ha aggiunto che ci sono “alcune mele marce”, e che “non ci sono dubbi che ci siano alcuni poliziotti razzisti, ma credo che siano la minoranza, credo siano poche mele marce che dobbiamo eliminare”.
a lot of us with our face down in the grass got a dose of the left over tear gas from Friday night. literally suffocating. can’t imagine what #GeorgeFloyd went through https://t.co/xyfTIJlV8z
— StevieDenver (@DenverStevie) May 31, 2020
protesters lay on their stomach and chant “i can’t breathe”
denver, co pic.twitter.com/KfiLlxo5mD(@imalineee_) May 31, 2020
Argomenti: Donald Trump