In Germania si è aperto un processo a una ex guardia nazista: l'imputato ha 94 anni
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In Germania si è aperto un processo a una ex guardia nazista: l'imputato ha 94 anni

Bruno Dey è accusato di aver partecipato all'uccisione di oltre 5000 persone. Era una guardia nel campo di Stutthoff, in Polonia, dove morirono in 65mila. Lui aveva 17 anni.

Bruno Dey
Bruno Dey
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17 Ottobre 2019 - 15.08


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Egrave; iniziato oggi in Germania quello che potrebbe essere l’ultimo processo per crimini di guerra a un nazista della Seconda Guerra Mondiale: una ex guardia del campo di concentramento di Stutthof, in Polonia, Bruno Dey, è accusato di essere stato corresponsabile della morte di 5.230 prigionieri. All’epoca dei fatti, avvenuti tra l’agosto del 1944 e l’aprile del 1945, Dey aveva 17 anni. Proprio per questo a giudicarlo sarà il Tribunale dei Minori di Amburgo, nonostante oggi l’uomo abbia 93 anni. 
A causa dell’età avanzata, le udienze dureranno un massimo di due ore e saranno in tutto 12, fino al 17 dicembre. In aula ci saranno anche delle testimonianze di 25 sopravvissuti a Stutthoff, provenienti da Polonia, Lituania, Israele, Usa, Australia e Canada. 
A Stutthoff morirono 65mila persone tra ebrei, omosessuali, rom, polacchi, prigionieri politici e partigiani. Dey dopo la guerra ha lavorato come panettiere, autista di camion e muratore. 
Il processo è possibile a causa di un precedente: John Demjanjuk, un’altra guardia del campo di Sobibor, sempre in Polonia, è stato condannato nel 2011. Da quel momento in Germania è cominciata una vera e propria caccia al nazista, dando la priorità a coloro che nel corso degli anni, in cui ci si era concentrati sui pezzi grossi, erano riusciti a darsi alla macchia. Bruno Dey è accusato di “aver contribuito come un ingranaggio alla macchina del delitto, conoscendo perfettamente le circostanze, di modo che l’ordine di uccidere fosse attuato”. 
Nell’interrogatorio Dey si è dichiarato innocente, sostenendo di non aver mai ucciso nessuno in prima persone e che era finito a fare la guardia in quel campo per una malattia cardiaca per la quale era stato giudicato inadatto al fronte. Ha altresì ammesso di essere stato consapevole dell’esistenza delle camere a gas e di aver assistito alle atrocità naziste, ma si giustifica dicendo che aveva solo 17 anni e che non poteva, da solo, impedire quei crimini: “Che senso avrebbe avuto? Avrebbero trovato qualcun altro” ha detto Dey.

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