La nave Ocean Viking riparte da Marsiglia per tornare a salvare vite nel Mediterraneo
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La nave Ocean Viking riparte da Marsiglia per tornare a salvare vite nel Mediterraneo

L'arrivo nell'area di ricerca e soccorso (sar), nelle acque internazionali tra la Libia e l'Italia, dove avviene la maggior parte dei naufragi, è previsto intorno a giovedì.

Ocean Viking
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5 Agosto 2019 - 16.36


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La Ocean Viking, la nave di ricerca e soccorso gestita dalle Ong Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranee è partita ieri sera dal porto di Marsiglia per riprendere le attività di salvataggio nel Mediterraneo centrale. 
L’arrivo nell’area di ricerca e soccorso (sar), nelle acque internazionali tra la Libia e l’Italia, dove avviene la maggior parte dei naufragi, è previsto intorno a giovedì. A bordo c’è un team di nove operatori di ‘Msf’ che si occuperanno dell’assistenza medica delle persone soccorse. Il coordinatore medico è il dottore italiano, Luca Pigozzi di Msf.
“Il tragico naufragio del 25 luglio ha portato a 576 i morti conclamati quest’anno nel Mediterraneo centrale, ed è l’ennesima dimostrazione che rifugiati e migranti continuano a rischiare la vita in mare mentre il sistema di ricerca e soccorso, ormai totalmente smantellato, non è in grado di salvarli – è stato ricordano dall’ong – Dall’inizio dell’anno più di 9.500 persone hanno tentato la traversata, oltre 4.600 sono state intercettate e riportate alla detenzione arbitraria in Libia, un paese in guerra, in violazione del diritto internazionale”.
“Queste morti e sofferenze in mare e in Libia sono evitabili e mentre gli Stati continuano a evitare le proprie responsabilità e i propri obblighi di soccorso, noi faremo del nostro meglio per continuare a salvare vite” ha dichiarato la dott.ssa Claudia Lodesani, presidente di Msf.
“Nei giorni scorsi abbiamo scritto alle autorità italiane competenti per annunciare la partenza della nave e avviare i contatti necessari, in ottica di trasparenza della nostra azione e di un’auspicata collaborazione per il regolare svolgimento delle attività di ricerca e soccorso” ha fatto sapere l’ong.

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