Raid di Israele vicino Damasco: colpito un deposito iraniano e uccise nove guardie
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Raid di Israele vicino Damasco: colpito un deposito iraniano e uccise nove guardie

Lo riporta l'Osservatorio siriano per i diritti umani. L'attacco dopo la rottura di Trump dell'accordo sul nucleare iraniano

Raid di Israele vicino Damasco
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9 Maggio 2018 - 08.49


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La decisione del presidente americano Donald Trump di uscire dall’accordo sul nucleare iraniano ha dato il via ad una nuova escalation di tensione in Siria, dove Israele e Iran continuano la loro guerra.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani missili israeliani hanno colpito la zona della campagna di Kisweh, a sud di Damasco, distruggendo depositi e piattaforme missilistiche iraniane e uccidendo 9 persone.
“Nove combattenti appartenenti alle Guardie rivoluzionarie iraniane o milizie sciite pro-iraniane – ha detto il direttore dell’Ong con base a Londra, Abdel Rahmane – sono stati uccisi nella zona di Kiswa. I depositi di armi colpiti sono della Guardia rivoluzionaria iraniana, che combatte al fianco delle forze governative fedeli ad Assad”.
L’agenzia di stampa ufficiale siriana, la Sana, ha sostenuto che l’attacco avrebbe provocato soltanto danni materiali. La tv di Damasco aveva invece riferito che la difesa anti-aerea aveva distrutto due missili.
Prima dell’attacco l’esercito israeliano aveva dato istruzione alle autorità pubbliche delle Alture del Golan (nel nord del Paese) di aprire i rifugi e di tenerli pronti per la popolazione “a causa di irregolari attività delle forze iraniane in Siria”.

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