Erdogan (senza vergogna) contro Merkel: 'Mente! Ad Afrin con noi la popolazione è al sicuro'
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Erdogan (senza vergogna) contro Merkel: 'Mente! Ad Afrin con noi la popolazione è al sicuro'

Secondo la Merkel, "nonostante tutti i giustificabili interessi di sicurezza della Turchia, quanto sta accadendo a Afrin è inaccettabile, con migliaia e migliaia di civili perseguitati, morenti o in fuga".

Merkel ed Erdogan
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22 Marzo 2018 - 10.54


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Non si è fatta attendere la reazione del governo di Ankara alle dichiarazioni della cancelliera tedesca Angela Merkel sulle operazioni delle forze turche ad Afrin, nella Siria nordoccidentale. In una nota il ministero degli Esteri di Ankara bolla come “inaccettabile” l’ “infelice spiegazione” della Merkel nel suo intervento al Bundestag sulle operazioni ad Afrin. Per il governo turco, le affermazioni della cancelliera “si basano sulla disinformazione” e “non sono neanche lontanamente vicine alla realtà”.
“Con l’operazione ‘Ramoscello d’ulivo’, la Turchia mira a garantire la sicurezza nazionale ricorrendo al diritto all’autodifesa e punta a consegnare Afrin ai suoi legittimi proprietari liberando la zona dalla presenza dei terroristi – afferma la nota – L’operazione costituisce un esempio di come combattere il terrorismo senza colpire i civili”.  “Non ci sono pericoli per i cittadini di Afrin ad eccezione delle mine e degli esplosivi piazzati dal Pyd-Ypg”, sostiene il ministero degli Esteri di Ankara riferendosi ai miliziani curdi delle Unità di protezione del popolo, considerati dalla Turchia “terroristi” al pari del Pkk. “Troviamo estremamente bizzarro il fatto che alcuni dei nostri alleati continuino con l’abitudine di guardare agli eventi con gli occhi delle organizzazioni terroristiche – prosegue – Vi invitiamo a battervi per una pace duratura, per la sicurezza e la stabilità in Siria in stretto coordinamento con il nostro Paese”.
L’operazione ‘Ramoscello d’ulivo’, condotta dalle forze turche e dai ribelli siriani alleati, è scattata lo scorso 20 gennaio con l’obiettivo dichiarato di eliminare la minaccia rappresentata dal sedicente Stato Islamico (Is) e dai miliziani curdi. Domenica scorsa è stata annunciata la “liberazione” di Afrin. Gli attivisti hanno denunciato l’uccisione di civili durante l’offensiva.
Secondo la Merkel, “nonostante tutti i giustificabili interessi di sicurezza della Turchia, quanto sta accadendo a Afrin è inaccettabile, con migliaia e migliaia di civili perseguitati, morenti o in fuga”.

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