Una forza militare curdo-siriana nel nord: protestano Damasco e Ankara
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Una forza militare curdo-siriana nel nord: protestano Damasco e Ankara

Gli Stati Uniti vogliono armare 30 mila uomini da schierare ai confini del Rojava: molti sono veterani della lotta all'Isis

Miliziani curdi del Ypg schierati con le truppe Usa
Miliziani curdi del Ypg schierati con le truppe Usa
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15 Gennaio 2018 - 11.48


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Damasco e Ankara – nemici storici – ora sono di fatto uniti contro i curdo-siriani. Per motivi diversi. Nel caso di Assad perché una regione curda minerebbe l’unità della Siria e finirebbe con il diventare una zona con presenza militare americana, mentre Damasco è alleata dei russi.
Dal punto di vista del Sultano perché qualsiasi entità curda nella regione va impedita, a maggior ragione quella curdo-siriana che è considerata retrovia del Pkk
La protesta di Ankara

La Turchia condanna come “estremamente sbagliata” la decisione statunitense di creare una “Forza militare di protezione del confine della Siria” a guida curda alle frontiere con Turchia e Iraq. Lo scrive in una nota il ministero degli Esteri di Ankara, che denuncia inoltre di non essere stato consultato in merito.
Secondo quanto annunciato degli Usa, verrà creata una guardia frontaliera di circa 30 mila uomini, composta almeno per metà da membri delle Forze democratiche siriane (Sdf), veterani della lotta all’Isis. L’addestramento di almeno 230 nuove reclute è inoltre già in corso.
Ankara si oppone con forza alle milizie curdo-siriane, che ritiene un’organizzazione terroristica legata ai ribelli del Pkk curdo, attivi in Turchia. Nel fine settimana, ci sono stati diversi scontri a fuoco tra l’esercito turco, che ha rafforzato la sua presenza al confine, e le stesse forze curde.
Ieri, inoltre, il presidente Recep Tayyip Erdogan è tornato a minacciare un imminente intervento contro l’enclave curda di Afrin nel nord della Siria, circondata dal territorio della Turchia e dall’area di Idlib, dove l’esercito di Ankara è già schierato con funzioni di monitoraggio della tregua nell’ambito del processo di Astana.


Leggi anche:  2015 - Nel cuore della propaganda: i curdi

La dura condanna di Damasco

 Il governo siriano ha condannato “con forza” l’annuncio statunitense di creare una forza militare a guida curdo-siriana nel nord-est del paese, e ha definito l’azione di Washington “parte del suo progetto sionista” nella regione. Gli Stati Uniti hanno annunciato ieri di voler creare una guardia frontaliera di circa 30mila uomini a guida dell’ala siriana del Pkk, che controlla di fatto l’area a nord e a est dell’Eufrate siriano confinante con Turchia, Iraq e col resto della Siria in mano alle forze governative siriane. Citata dall’agenzia siriana Sana, una fonte non meglio precisata del ministero degli esteri di Damasco ha affermato che la decisione americana viene “nel quadro della sua politica di distruzione della regione” e “in violazione della sovranità e dell’unità della Siria”.

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