Assad assalta i ribelli qaedisti di Idlib: 70 mila fuggono dalle case

L’esercito siriano ha scatenato una serie di attacchi massici ed allo stesso tempo mirati per ridurre alla resa Idlib, l’ultima provincia della Siria controllata dai ribelli da cui ormai stanno fuggendo migliaia di persone.
Una vera e propria emergenza umanitaria perchè gli attacchi del regime si traducono in raid chirurgici contro gli ospedali dell’intera regione, sempre più alle prese con un afflusso massiccio di persone che, ferite dall’offensiva governativa, cercano soccorso.
Secondo alcune fonti, otto attacchi governativi hanno avuto come bersaglio delle strutture ospedaliere. In uno, nella città di Maarat al-Numan, è morta una bambina nata appena poche ore prima ed il padre. Due infermieri ed un medico sono stati a loro volta feriti.
A dare il quadro esatto di quanto sta accadendo e di come la guerra venga spietatamente condotta bastano le parole di Ahmad al-Dbis, direttore della sicurezza e della sicurezza dell’Unione delle organizzazioni mediche e di assistenza, che gestisce decine di ospedali in Siria.”Gli obiettivi principali – spiega – sono quelli di privare le persone dell’assistenza sanitaria, uccidere gli operatori sanitari dell’opposizione e spingere le persone a fuggire”. ”La situazione medica è una tragedia”, dice al Dbis.

Una delle conseguenze dell’offensiva delle truppe del regime è che, secondo le cifre delle Nazioni Unite, più di 70.000 persone sono scappate dalle loro case nel tentativo di sfuggire all’ultima ondata di violenze. Il conflitto che, secondo stime che vengono ritenute attendibili, ha provocato la morte di mezzo milione di persone e un milione e centomila sfollati che hanno deciso di abbandonare la provincia o che, pur di evitare d’essere coinvolti nei combattimenti, hanno raggiunto zone che, un tempo in mano ai riveli, sono state ”bonificate” dai reparti di Assad.
L’offensiva di terra dell’esercito di Damasco ha portato alla riconquista di 14 villaggi della provincia Idlib, un’area in cui combattono, oltre a formazioni ribelli, anche i qaedisti di Jabat Fatah al-Sham, organizzazione considerata terroristica a livello internazionale e come tale esclusa dalla tregua.