Il Vietnam mette in campo 10 mila uomini per reprimere il dissenso sulla Rete
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Il Vietnam mette in campo 10 mila uomini per reprimere il dissenso sulla Rete

L'unità si chiama Force 47 e lavora, ininterrottamente ogni giorno, per individuare chi esprime su Internet critiche al partito unico

Soldati vietamiti
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27 Dicembre 2017 - 09.16


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Il Vietnam ha svelato l’esistenza di un’unità militare cibernetica, di cui fanno parte diecimila uomini, costituita con l’obiettivo di contrastare le “cattive” opinioni sul web. Lo riferiscono i media vietnamiti, a seguito di un giro di vite sulla sicurezza nei confronti delle posizioni critiche verso il partito unico. La ”cyberunit”, chiamata Force 47, è già attiva in diversi settori, secondo quanto rivelato dal tenente generale Nguyen Trong Nghia, vice capo del dipartimento politico dell’esercito, nel corso di una conferenza tenuta lunedì nel dipartimento Propaganda centrale a Ho Chi Minh City, la capitale del Vientam.

”Ogni ora, ogni minuto e ogni secondo, dobbiamo essere pronti a combattere contro le opinioni sbagliate”, ha spiegato l’alto ufficiale. Il Vietnam ha intensificato gli sforzi per cercare di controllare Internet, chiedendo una maggiore sorveglianza dei social network e la rimozione dei contenuti ritenuti offensivi, ma gli sforzi hanno avuto un impatto minimo sui detrattori del regime, soprattutto perché le aziende che forniscono le piattaforme sono multinazionali. In Cina, ad esempio, solo le aziende digitali locali hanno il diritto di offrire i loro servizi, e sempre secondo regole severe. Il numero di dipendenti assegnati al monitoraggio via web è paragonabile alle 6.000 persone che lavorano per lo stesso scopo in Corea del Nord. Tuttavia, i commenti del generale Nghia suggeriscono che l’unità di cybersorveglianza potrebbe concentrarsi maggiormente sugli utenti di Internet in Vietnam, mentre la Corea del Nord è principalmente interessata al mondo esterno, dal momento che il web non è accessibile alla maggioranza della popolazione nordcoreana.

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Il Vietnam, uno dei 10 paesi con il maggior numero di utenti di FB , sta anche studiando una legge sulla sicurezza informatica che richiede a Facebook e Google di installare i propri server nel Paese. Il disegno di legge ha provocato un intenso dibattito all’Assemblea nazionale e non è stato ancora approvato. Secondo la società di sicurezza informatica di FireEye, il Vietnam ha “sviluppato capacità significative nello spionaggio informatico, in una regione con difese relativamente deboli”.

Negli ultimi mesi, il Paese ha intensificato le misure per mettere a tacere i dissidenti. Il mese scorso, un tribunale ha condannato un blogger a sette anni di prigione per “propaganda contro lo Stato”. In un altro caso simile, un tribunale ha emesso una condanna a 10 anni imposta a un noto blogger.

 

 

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