L'imam della moschea al Aqsa: Gerusalemme capitale è una dichiarazione di guerra
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L'imam della moschea al Aqsa: Gerusalemme capitale è una dichiarazione di guerra

Akramah Sabri, massima autorità musulmana palestinese ha invitato gli abitanti a "difendere la città santa ad ogni costo".

La moschea di al Aqsa
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11 Dicembre 2017 - 11.43


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Un affronto, dal loro punto di vista. La decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele “è una dichiarazione di guerra”. Così ha detto l’imam della moschea di al Aqsa della città santa, Akramah Sabri. Il capo del Supremo Consiglio Islamico e massima autorità religiosa palestinese ha invitato gli abitanti di Gerusalemme a “difendere la città santa ad ogni costo”.
“Le manifestazioni e le proteste in tutto il mondo dimostrano che Gerusalemme non appartiene solo ai palestinesi, ma a tutti i musulmani e Trump si illude riconoscendola capitale di Israele”, ha detto Sabri all’agenzia di stampa ufficiale turca Anadolu.
“L’arroganza americana non cambia la realtà, la nostra posizione è dettata dalla fede perchè Allah ha legato Gerusalemme al cielo ed alla Mecca”, ha aggiunto l’esponente religioso, spiegando che “non c’è più spazio per negoziati o processi di pace perchè gli Usa ha espresso la sua posizione sulla questione di Gerusalemme, contraddicendosi e dichiarando guerra”.

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