L’aviazione israeliana ha attaccato, la scorsa notte, una base militare in Siria. Le notizie discordanti non aiutano a capire bene cosa sia realmente accaduto, dal momento che Israele non ha voluto commentare la notizia.
Secondo l’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana, i raid sarebbero stati condotti nella notte dallo spazio aereo libanese, con il lancio di “diversi missili terra-terra contro un’installazione militare nei pressi di Damasco”. Ci sarebbero stati danni materiali ma non si parla di vittime. Sempre secondo le fonti governative, la contraerea di Damasco avrebbe risposto al fuoco israeliano abbattendo due missili.
Per il quotidiano Haaretz, l’obiettivo dell’operazione era una base iraniana. Nelle scorse settimane scorse la Bbc aveva rivelato che l’Iran sta costruendo una sua base militare in Siria, all’interno di un’installazione dell’esercito nei pressi di al-Kiswa, a sud di Damasco.
Per l’Osservatorio Siriano per i diritti umani, i missili hanno colpito un deposito di armi e che, quindi, l’attacco ha provocato forti esplosioni vicino al-Kiswa,facendo anche saltare l’elettricità in alcune zone.
La crescente influenza iraniana in Siria, insieme al sostegno militare garantitaodalla Russia al regime di Assad, preoccupa Israele che, negli ultimi anni, ha ripetutamente colpito obiettivi militari siriani o di Hezbollah.
D’altra parte si deve all’imporante apporto delle milizie sciite (inclusa Hezbollah) sostenute da Teheran, se Assad ha potuto riconquistare molte zone della Siria.
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