I curdi in difficoltà offrono a Baghdad di congelare i risultati del referendum
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I curdi in difficoltà offrono a Baghdad di congelare i risultati del referendum

Dal governo iracheno nessuna risposta. Un secco no arriva dalle milizie sciite, alleate dell'esercito.

Combattente Peshmerga
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26 Ottobre 2017 - 09.33


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Il governo regionale del Kurdistan iracheno offre a Baghdad di congelare il risultato del suo referendum sull’autodeterminazione, nella speranza di un immediato ‘cessate il fuoco’ e che possa riprendere il dialogo con il governo iracheno.
In una dichiarazione, il governo curdo dice di voler discutere con Baghdad sulla base della Costituzione federale irachena. La proposta curda, sino al momento, non ha avuto alcuna reazione del governo iracheno. Un netto ‘no’ è invece arrivato dal portavoce delle unità paramilitari sciite, alleate con l’esercito irachena.
Questa proposta, ha detto il portavoce delle milizie, Ahmed al Assadi, ”non ha alcun valore”. ” ‘Congelare – ha aggiunto – significa riconoscere il referendum, mentre la richiesta del governo iracheno è stata chiara: annullarlo”.
Baghdad, sin dall’inizio della nuova fase della crisi curda, ha posto come condizione per un negoziato la cancellazione dei risultati del referendum dello scorso settembre, richiesta che le autorità del Kurdistan hanno sempre respinto.
Ma ora, con le vittorie dell’esercito iracheno, spalleggiato dai combattenti sciiti, i curdi si trovano in difficoltà, quasi con le spalle al muro. Al punto di chiedere a Baghdad la riapertura di un dialogo, che comunque resta difficile.

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