Puigdemont sfida Rajoy: o vero dialogo o dichiariamo l'indipendenza
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Puigdemont sfida Rajoy: o vero dialogo o dichiariamo l'indipendenza

Nuova lettera del presidente catalano. Ma il governo di Madrid risponde picche: ricatto inaccettabile

Carles Puigdemont
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19 Ottobre 2017 - 08.18


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Ormai siamo al braccio di ferro finale: Carles Puigdemont renderà effettiva la dichiarazione di indipendenza della Catalogna nel caso in cui la sua offerta di dialogo venga respinta mediante l’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione. Questo è il messaggio contenuto in una nuova lettera che il presidente della Generalitat di Catalogna avrebbe inviato al premier spagnolo Mariano Rajoy prima dello scadere dell’ultimatum con cui il governo centrale aveva chiesto di fare chiarezza e precisare se l’indipendenza fosse stata o meno dichiarata.
Il contenuto è stato anticipato nella riunione straordinaria celebrata ieri dal consiglio nazionale del PDeCAT (Partito democratico europeo catalano) e quanto ha spiegato il consigliere della presidenza Jordi Turull, nella conferenza stampa tenuta al termine del Consiglio esecutivo dello scorso martedì.
Nella lettera, più breve di quella di lunedì, si insiste sul dialogo e il negoziato lamentando la repressione contro le aspirazioni indipendentiste della Catalogna. Repressione che si è tradotta nelle ultime ore nella detenzione dei presidenti dell’Assemblea Nacional Catalana (ANC) e Omnium Cultural, Jordi Sánchez e Jordi Cuixart, che non aiuta a procedere in direzione dell’auspicato dialogo, si fa notare.
Al tempo stesso si mette in guardia dall’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione, che porterebbe alla dichiarazione di indipendenza.
Le prime reazioni da fonti del governo spagnolo parlano di “ricatto inaccettabile” e avvertono che “l’unico responsabile dell’applicazione del 155 sarà il signor Puigdemont”, scrivono i media spagnoli.

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