Filippine: vietato imporre i tacchi alti alle lavoratrici
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Filippine: vietato imporre i tacchi alti alle lavoratrici

Per i sindacati è una vittoria: era una forma di tortura e di sessismo. Obbligate erano soprattutto receptionist, hostess, cassiere e promoter

Vietato imporre tacchi alti alle lavoratrici filippine
Vietato imporre tacchi alti alle lavoratrici filippine
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26 Settembre 2017 - 10.46


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Un altro piccolo passo in avanti per una maggiore tutela dei diritti: niente più obbligo per le lavoratrici di indossare i tacchi alti. E’ la decisione del Dipartimento del Lavoro filippino che riguarda, in particolare, receptionist, hostess, cassiere e promoter. Il provvedimento, che entrerà ufficialmente in vigore il 29 settembre, prevede anche adeguate pause per chi, a seconda del lavoro, è costretto a fare i turni in piedi. Per i sindacati si tratta di una vittoria: “Obbligare le donne a indossare i tacchi è una forma di tortura, nonché di sessismo”.
Le aziende non potranno più costringere le lavoratrici a indossare determinate scarpe. In particolare, il tacco non dovrà essere più alto di 2,5 centimetri.
Il dipartimento ha spiegato che “indossare i tacchi alti per lunghi periodi può causare problemi seri alla spina dorsale e alle articolazioni”.
“Ora le donne potranno lavorare meglio”, ha dichiarato Alan Tanjusay, portavoce dell’Associated Labor Unions.

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