L'ambasciata di Palestina: a Gerusalemme c'è lo stato d'assedio
Le autorità palestinesi condannano la stretta autoritaria delle autorità di Tel Aviv

L'ambasciata di Palestina a Roma ha dichiarato che Gerusalemme è sotto stato d'assedio
L'ambasciata di Palestina a Roma in riferimento allea seguito delle nuove tensioni e violenze che stanno attraversando la città culla dei tre grandi monoteismi ha dichiarato in una nota che a Gerusalemme vige "uno stato d'assedio". Secondo l'ambasciata, "oggi Israele ha moltiplicato la sua presenza militare nella Città vecchia, aggiungendo 5 nuovi battaglioni. E' uno stato d'assedio: nessun palestinese al di sotto dei cinquant'anni può entrare o uscire e l'accesso è impedito anche a chi normalmente vi arriva dai territori israeliani del 1948. La situazione è molto tesa e pericolosa, gli scontri sono in corso, particolarmente nei pressi del checkpoint Qalandiya, e le forze di occupazione hanno comunicato alla Croce Rossa Internazionale che non faranno passare i soccorsi". Tali "tremende tensioni intorno alla Moschea di Al-Aqsa" per la sede diplomatica sono una questione "strettamente collegata" a quella del rapido aumento degli "insediamenti illegali israeliani in questa parte della Palestina Occupata". Un legame di causa-effetto che, si denuncia, "non risulta in alcun modo dai media". Eppure, si ricorda nella nota, "l'11 luglio, la Farnesina ha espresso preoccupazione per la recente approvazione da parte delle autorità israeliane di piani per la costruzione di 944 unita' abitative a Gerusalemme Est", una decisione che, come ha detto il ministro Angelino Alfano, "va nella direzione opposta alla prospettiva dei due Stati e compromette un futuro di pace e sicurezza alle Parti". Anche secondo il ministro degli Esteri palestinese, si legge nel comunicato, "Tel Aviv vuole far esplodere la situazione per ostacolare i tentativi Usa di riavviare il dialogo tra le parti per raggiungere la soluzione dei due Stati".