Duello tv Macron-Le Pen: una gara di insulti senza esclusione di colpi
Top

Duello tv Macron-Le Pen: una gara di insulti senza esclusione di colpi

Un dibattito al veleno. Le Pen al rivale: freddo banchiere d'affari. Macron incalza: parassita del sistema

Duello tv Macron-Le Pen
Duello tv Macron-Le Pen
Preroll

globalist Modifica articolo

4 Maggio 2017 - 09.34


ATF

Un incontro di pugilato. Ecco cos’è stato il tanto atteso duello televisivo Macron-Le Pen in attesa del secondo turno del 7 maggio, andato in onda ieri sera. due ore e mezza di insulti e colpi sferrati tra i due contendenti all’Eliseo, con Marine Le Pen ad aprire le ostilità alle prime parole, ed Emmanuel Macron che ha capito all’istante che non era il caso di andare per il sottile.
“Lei ha la freddezza del banchiere d’affari”, ha esordito Marine Le Pen, “è il candidato della mondializzazione selvaggia”, con un “sorriso da passaporto” e argomenti “vergognosi”. “
Non avevo dubbi, lei signora Le Pen è la candidata dello spirito di ‘finesse’ – ha subito replicato Macron ribattendo colpo su colpo – vedremo se i francesi vogliono il vostro spirito di sconfitta di fronte alla mondializzazione, alla lotta al terrorismo” o “il nostro spirito di conquista”.
“Lei – ha incalzato duro Macron – è l’ereditiera di un nome, di un partito politico, di un sistema che prospera sulla rabbia dei francesi da tanti e tanti anni. Da 40 anni, noi abbiamo in questo Paese dei Le Pen candidati alle presidenziali. Di fronte a questo spirito di sconfitta, io sono portatore dello spirito di conquista francese: la Francia ha sempre avuto successo nel mondo, la sua lingua si parla in tutti i continenti. A fare la sua forza è la capacità di irradiare”.
Le Pen passa in pressing continuo su Macron, che chiama a un certo punto “Hollande Junior”. Fa domande dirette al rivale e sghignazza quando lui risponde, con l’obiettivo di farlo innervosire e in parte ci riesce. Sferrando il colpo basso riferito alla moglie, la leader Fn incalza: “Non giochiamo al professore e allieva”, con allusione a una frase dello scambio del dibattito del 1981 fra Mitterrand e Giscard d’Estaing ma anche alla coppia Macron: Brigitte, la moglie, era professoressa nel liceo del giovane Emmanuel.
E continua accusando il rivale di essere il candidato della globalizzazione selvaggia, l’uomo dei poteri forti. Accuse a cui Macron risponde affermando che Le Pen è l’ereditiera di una famiglia che è alle presidenziali da 40 anni e arriva a definirla ‘parassita del sistema.
E ancora Le Pen: “Comunque vada la Francia sarà governata da una donna: o me o Madame Merkel”, a proposito della presunta “sottomissione” del candidato di En Marche alla Germania. Oppure ancora: “Io sono la candidata del potere d’acquisto ai francesi, lei è il candidato del potere di acquistare la Francia”.
Insomma, se le sono detti di santa ragione, anteponendo spesso le schermaglie ad argomenti costruttivi. Intanto, secondo un primo sondaggio di BfmTv per il 63% dei telespettatori Macron è stato il migliore nel dibattito.

Leggi anche:  Leonardo Da Vinci, oltre il genio
Native

Articoli correlati