Non ci sarebbe da meravigliarsi, anche se conferme indipendenti non ce ne sono: una fonte militare governativa irachena sostiene che l’Isis abbia lanciato un attacco col gas in una zona occidentale di Mosul, roccaforte jihadista nel nord dell’Iraq, teatro da mesi dell’offensiva governativa.
Intanto Medici senza frontiere ha denunciato gli effetti devastanti sulla popolazione dei combattimenti a Mosul. Lo ha fatto con la testimonianza diretta del suo presidente, Loris De Filippi, appena rientrato da Mosul, dove era coordinatore dell’emergenza.
“Purtroppo sono abituato a lavorare in contesti di guerra ma il conflitto urbano che sta sconvolgendo la parte ovest di Mosul resterà per sempre nei miei ricordi, anche perché arrivavano da noi anche 30 persone ferite allo stesso momento, alle volte i cadaveri degli attacchi e dei bombardamenti che ci sono in questo momento su Mosul” ha raccontato, aggiungendo “è stato molto complesso ma siamo riusciti ancora una volta a portare le nostre struttre sanitarie i nostri centri di stabilizzazione il più vicino possibile al conflitto”.
Nell’ospedale traumatologico a Mosul sud Msf ha ricevuto oltre 1.400 pazienti in poco più di un mese e mezzo, di cui la metà sono donne e bambini sotto i 15 anni. Ora la situazione è più calma ma arrivano ancora 20-30 feriti al giorno.
L'Isis ha usato i gas in una controffensiva a Mosul ovest
La fonte sono i militari iracheni: mancano conferme indipendenti anche se la notizia è probabile
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15 Aprile 2017 - 17.51
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