Voglia di reprimere, di uccidere, di imbavagliare e di imporre la legge del Sultano di un tempo, con poteri arbitrari e assoluti.
Il governo di Ankara dovrebbe presentare una bozza sul ripristino della pena di morte in Turchia nell’eventualità della vittoria dei sì al referendum costituzionale del 16 aprile. Lo ha detto il presidente Recep Tayyip Erdogan nel corso di un comizio nella provincia orientale di Erzurum. ”Dopo il 16 aprile, se Dio vuole, il disegno di legge verrà sottoposto al Parlamento. Se passa in Parlamento, io l’approverò”, ha detto Erdogan. Sebbene non siano più state eseguite pene capitali dal 1984, la Turchia ha ufficialmente abolito la condanna a morte nel 2004 nell’ambito di una serie di riforme adottate per favorire l’adesione all’Unione Europea.
Dopo il tentato golpe del 15 luglio, in Turchia si è acceso un dibattito sul ritorno alla pena capitale. ”Il 16 aprile sarà il giorno in cui lo decideremo”, ha detto il presidente turco, che ha chiesto di discutere della questione con il consenso di tutti i partiti politici. ”Per ripristinare la pena di morte c’è bisogno di un emendamento costituzionale, ma nell’eventualità che il Parlamento non lo approvi, faremo un referendum per conoscere il parere dell’opinione pubblica, come abbiamo fatto per il 16 aprile. Lasciamo che sia il popolo a decidere”, ha concluso.
