L'attentatore del Louvre si giustifica: volevo rovinare i quadri, non uccidere
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L'attentatore del Louvre si giustifica: volevo rovinare i quadri, non uccidere

Abdallah El-Hamahmy dà una spiegazione che non convince affatto: era una vendetta per la Siria

La polizia al Louvre dopo l'attentato
La polizia al Louvre dopo l'attentato
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8 Febbraio 2017 - 11.05


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Se la notizia fosse confermata saremmo di fronte a un dramma che si tramuta in farsa. Ha agito solo ed è «un pacifista», Abdallah El-Hamahmy il 29enne egiziano armato di machete che ha aggredito le forze di sicurezza del Louvre venerdì scorso. Lo ha rivelato le Figaro secondo il quale suo obiettivo, spiegano gli inquirenti, sarebbe stato «rovinare alcune tele come vendetta per i bombardamenti in Siria».
 Non aveva previsto, quindi, «di dover affrontare i militari» che presidiavano il museo. Una prima versione dei fatti che viene però presa con molta cautela.
Per realizzare questo suo colpo, il giovane aveva già visitato il Louvre il 29 gennaio, a immortalarlo le telecamere di sorveglianza «come per fare un sopralluogo». I due machete, invece, erano stati acquistati il 28 gennaio.
Sempre stando al quotidiano francese le sue condizioni di salute, si trova ancora in ospedale per le ferite riportate, sarebbero peggiorate notevolmente a causa di un’infezione. Per questo motivo oggi salterà l’interrogatorio.

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