Crimini contro l'umanità: il Tpi chiede l'ergastolo per Ratko Mladic, il macellaio di Bosnia
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Crimini contro l'umanità: il Tpi chiede l'ergastolo per Ratko Mladic, il macellaio di Bosnia

Il procuratore del Tribunale penale internazionale ha spiegato. "Una pena diversa sarebbe un affronto per le vittime"

Ratko Mladic
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7 Dicembre 2016 - 19.47


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La richiesta fatta dal procuratore del Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia nei confronti dell’ex comandante militare serbo Ratko Mladic, tristemente noto come “il macellaio di Bosnia”, è chiara: ergastolo. “Sarebbe irresponsabile e un affronto alla giustizia infliggere una pena diversa dall’ergastolo” ha detto alla Corte nella requisitoria conclusiva dopo quattro anni di processo. “E’ giunto il momento che il generale Mladic sia chiamato a rendere conto dei crimini commessi contro ciascuna delle sue vittime e contro la comunità che ha distrutto”.

Mladic, 74 anni, ha respinto 11 capi d’accusa, compresi due per genocidio oltre a crimini di guerra e crimini contro l’umanità per il suo ruolo nella sanguinosa guerra di Bosnia 1992-95. Più di centomila morti e altri 2,2 milioni persone rimasero senza casa in quella che la procura ha definito” un’incessante campagna di pulizia etnica, mirata a cacciare tutti i non serbi dal territorio bosniaco con l’obiettivo di creare una grande Serbia”. Dopo aver vissuto in Serbia, nonostante un mandato d’arresto nei suoi confronti, Mladic è stato catturato nel 2011. L’anno seguente è iniziato un processo adesso alle battute finali.

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Secondo i procuratori Mladic era responsabile perché “l’uomo al comando, che decideva”: “La sua preoccupazione non era che i musulmani potessero creare uno stato autonomo, la sua preoccupazione era di farli sparire completamente” ha detto Tieger. La difesa ora prenderà la parola da venerdì per tre giorni di arringa. La sentenza arriverà solo nel 2017.

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