Aleppo sanguina ancora: la città è un gigantesco cimitero
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Aleppo sanguina ancora: la città è un gigantesco cimitero

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu riunito in una sessione straordinaria si è riunito per discutere la situazione nella città siriana. Ripresi i raid aerei.

Volontari distribuiscono cibo ad Aleppo Est
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1 Dicembre 2016 - 11.31


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Aleppo continua a contare i suoi figli morti. La città siriana “si sta trasformando in un gigantesco cimitero”. A dirlo è stato Stephen O’Brien, sottosegretario generale delle Nazioni Unite con delega agli affari umanitari e al coordinamento delle emergenze, in un appello al Consiglio di sicurezza dell’Onu riunito in una sessione straordinaria per discutere la situazione nella città siriana.

Anche l’opposizione siriana, i cui militanti controllano ancora una parte di Aleppo est, hanno inviato una lettera al Consiglio di sicurezza chiedendo che i civili siano tutelati dalla battaglia e dai raid aerei. Solo ieri ad esempio, un bombardamento su un campo profughi ha causato la morte di oltre 45 persone, per la maggior parte donne e bambini.

Secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani al momento ad Aleppo ci sono più di cinquantamila persone, che sono in procinto di abbandonare le loro case. Da quando, durante lo scorso fine settimana, si è intensificata l’azione delle forze governative per riconquistare le aree della città ancora in mano all’opposizione, si contano centinaia di morti tra la popolazione che non è riuscita ad abbandonare in tempo la martoriata città siriana.

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Ricominciano i raid aerei. E in mattinata è arrivata la notizia che intensi bombardamenti di artiglieria e aerei sono in corso sui quartieri di Aleppo est, dove rimangono oltre 200mila civili e che sono controllati da miliziani anti-governativi e assediati dalle forze lealiste. Le fonti precisano che i bombardamenti prendono di mira i quartieri di Jazmati, Ansari, Mashhad e la zona della città vecchia. L’agenzia governativa Sana non fa menzione stamani dei bombardamenti su Aleppo est.
   

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