“Dobbiamo essere vigili ma non spaventati. Scegliamo la determinazione, non la paura”. Lo ha detto la candidata democratica Hillary Clinton parlando degli attacchi a New York e New Jersey. “La minaccia è reale ma anche la nostra determinazione”, ha aggiunto.
Poi la candidata democratica è passata all’attacco del rivale, Donald Trump, che ha detto come la politica di Obama e Clinton sia stata un fallimento per la sicurezza interna degli Usa: “Io sono l’unica candidata in questa corsa che ha preso parte a decisioni difficili per eliminare terroristi dal campo di battaglia”, ha detto fiera la Clinton. E rispondendo a domande dei giornalisti ha affermato: “Il piano segreto di Trump è che… non ha un piano”.
E sembra che il popolo americano in questo caso – o quanto meno i cittadini di New York – siano d’accordo con Hillary. “Donald Trump farebbe meglio a non utilizzare le bombe di New York per farsi campagna elettorale. Non vincerà facendo paura alla gente. Può cavalcare l’onda emotiva oggi, ma a novembre gli elettori penseranno solo a cose concrete. E lui, finora, non ne ha detta nessuna”, ripetono in coro dopo che il tycoon nelle ore successive all’esplosione della bomba aveva chiesto il pugno duro contro i terroristi – anche se la polizia non sa ancora a chi attribuire l’attentato (anche se in queste ore è ricercato Ahmad Khan Rahami, cittadino afgano).
“Noi newyorchesi siamo molto forti. Abbiamo superato l’incubo dell’11 settembre e queste cose certo non ci cambiano: non ci spaventano”, hanno spiegato molti dei passanti intervistati dai media americani. “Se avessi paura non sarei qui”, dice una mamma con una bambina alle telecamere.
Argomenti: Donald Trump
