Juncker, voce grossa contro la Brexit: non sarà divorzio consensuale
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Juncker, voce grossa contro la Brexit: non sarà divorzio consensuale

Steinmeier: nessuno ci ruberà l'Europa. Il presidente della Commissione: con Londra non è stata una grande relazione amorosa.

La Gran Bretagna esce di scena
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25 Giugno 2016 - 11.03


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L’Europa si dà un tono dopo lo shock politico e il tonfo in Borsa di ieri a causa di una Brexit sottovalutata e pre questo inattesa. Il flop in politica interna di Cameron ha portato la Gran Bretagna fuori dall’Ue. Mentre ieri Jean Claude Juncker usava toni più concilianti, ma comunque intransigenti sui tempi di uscita e sul fatto che l’Europa non finisce con la Brexit, oggi alza il tiro. Il presidente della Commissione Ue  torna a fare la voce grossa contro i britannici. “L’uscita del Regno Unito dalla Ue – ha detto – non avverrà come un divorzio consensuale”. “Dopotutto – ha aggiunto – non è stata neppure una grande relazione amorosa. Non capisco perchè il governo britannico abbia bisogno di aspettare sino ad ottobre per decidere se inviare o no la lettera di divorzio a Bruxelles, vorrei riceverla subito”.

Le diplomazie si muovo. 

Le cancellerie, mobilitate da giovedì notte preparano le contromisure. I capi della diplomazia dei Sei paesi fondatori dell’Ue (oltre all’Italia, Germania, Francia, Olanda, Lussemburgo e Belgio) si ritroveranno oggi a Berlino per discutere delle conseguenze del referendum britannico. La notizia è stata confermata oggi dal ministero degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier che prima del vertice ha detto: “Non permetteremo a nessuno di rubarci l’Europa”.

Attorno a un tavolo, si legge in una nota diffusa a Berlino, si ritroveranno oltre al ministro degli esteri del Paese ospite, il capo della diplomazia italiana Paolo Gentiloni, il francese Jean-Marc Ayrault, l’olandese Bert Koenders, il belga Didier Reynders e il lussemburghese Jean Asselborn. In agenda “uno scambio sui temi attuali della politica europea”. Mentre questa sera Matteo Renzi volerà a Parigi per una cena, “un incontro informale” nel gergo della diplomazia, con il presidente francese Francois Hollande.

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