Libia, scontri a Tripoli dopo lo sbarco di Serraj
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Libia, scontri a Tripoli dopo lo sbarco di Serraj

I leader del cosiddetto governo di concordia nazionale sono arrivati in una base navale, ma nessuno li riconosce e sono scoppiati incidenti.

Al-Sarraj
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30 Marzo 2016 - 16.15


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I membri del Consiglio presidenziale del governo di concordia nazionale libico sono “giunti a Tripoli via mare”. Ed è subisco scoppiato il caos. La milizia del capo misuratino ribelle, Salah Badi, ha attaccato le milizie di Misurata fedeli al neo-premier Serraj. Sono usciti dalla loro caserma all’ippodromo per andare contro i soldati che proteggono la base navale dove si trova la sede provvisoria del governo Serraj. Hanno anche bloccato la strada dall’aeroporto di Mitiga verso il centro e occupato la piazza dei Martiri (ex piazza Verde ai tempi di Gheddafi). Secondo alcuni osservatori, non è chiaro se sia l’inizio di uno scontro militare massiccio oppure se siano soltanto manovre per saggiare le intenzioni degli avversari. Tutti ritengono che le milizie misuratine non avrebbero problemi a spazzar via i ribelli, ma gli scontri devasterebbero Tripoli. Alcuni residenti riferiscono di avere già sentito degli spari.

Il Congresso libico, cioè il governo di Tripoli (Gnc), fa “appello a tutti i rivoluzionari a schierarsi contro questo gruppo di intrusi, che infiammerà la situazione a Tripoli e ci imporrà la tutela internazionale”. Lo si legge in un comunicato del Gnc, che bolla come “illegale” l’ingresso di Fayez al Sarraj, il premier designato del governo di unità nazionale sotto egida Onu, e del suo Consiglio presidenziale nella capitale libica.
E il premier del governo di Tripoli, Khalifa Ghwell, in una conferenza stampa haq detto che Sarraj “ha due opzioni: consegnarsi alle autorità oppure tornare a Tunisi”. Sarraj – ha aggiunto Ghwell – “è pienamente responsabile del suo ingresso illegale” a Tripoli.

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In precedenza il premier del governo di Tripoli, Khalifa Ghwell, aveva minacciato di arrestare il premier incaricato Fayez al-Sarraj se fosse arrivato nella capitale libica per l’insediamento del governo di concordia nazionale. I membri del Consiglio presidenziale, riferisce la stessa Sky News Arabia, sono giunti nella base navale di Abu Sittah, a nordest di Tripoli. L’emittente ha trasmesso immagini di Serraj appena arrivato nella capitale libica.

L’arrivo via mare sarebbe stato deciso dopo un fallito tentativo di raggiungere la città via aerea tramite l’aeroporto di Mitiga all’alba di oggi, quando sono stati sentite diverse esplosioni nella zona provenienti dai colpi di artiglieria anti-aerea sparati dalle milizie legate al governo non riconosciuto di Khalifa Ghweil.

Difficile garantire la sicurezza a Sarraj. Il governo di unità libico “userà la base navale” dove è arrivato da Tunisi “come quartier generale temporaneo in attesa che sia garantita la sicurezza in un’altra sede a Tripoli”.

In Libia sono attive tre compagini governative: due con sede a Tobruk e Tripoli non ufficialmente riconosciute dall’Onu come legittime rappresentati del popolo libico, più il governo guidato da al Serraj che invece gode del sostegno delle Nazioni Unite ma che fino a quando non è arrivato a Tripoli si riuniva a Tunisi.

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Onu, urgente passaggio di poteri al governo di unità
. “E’ urgente un pacifico e ordinato passaggio dei poteri” al governo di unità nazionale libico. Lo ha affermato l’inviato dell’Onu, Martin Kobler, accogliendo con favore l’arrivo a Tripoli del consiglio presidenziale guidato da Fayez al Sarraj.

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