Nuovi mujaheddin albanesi, li porta Kerry
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Nuovi mujaheddin albanesi, li porta Kerry

Il segretario di Stato John Kerry è riuscito a ottenere dall’Albania che accolga come rifugiati 2mila combattenti delle brigate irachene Khalq, un tempo considerate terroriste

Nuovi mujaheddin albanesi, li porta Kerry
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19 Febbraio 2016 - 17.53


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Il governo degli Stati Uniti è riuscito ad ottenere la sistemazione di 2 mila “mujaheddin” in Albania, come parte di un accordo che il segretario di Stato americano, John Kerry ha confermato ieri nel corso di una visita a Tirana. Il patto non faceva parte delle dichiarazioni pubbliche bilaterali, ma prima della visita è stato annunciato che Kerry non avrebbe pubblicamente parlare degli sforzi per spostare i “mujaheddin” in Albania poiché si tratta di un un argomento delicato.

Il gruppo che dovrebbe essere ospitato in Albania ha sostenuto gli Stati Uniti d’America nelle operazioni militari in Medio Oriente e nella lotta contro il terrorismo, ed in base a quanto detto dal segretario di Stato “gli USA stanzieranno un fondo di 20 milioni di dollari per portare i conbattenti in Albania, e questo danaro sarà adoperato per la costruzione del centro in cui venrranno accolti gli iraniani “, e per questo ha ringraziato il governo di Edi Rama.

I guerriglieri che verranno collocati nei Balcani appartengono a un gruppo di opposizione iraniano di primo piano conosciuto come ” Khalq” o “Mek”. In passato ritenuti terroristi ed oggi passati alla veste di profughi, i combattenti di “ mujaheddin-e-Khalq”, conosciuti anche come “mujaheddin del popolo iraniano”, arriveranno in Albania attraverso l’UNHCR su richiesta del governo degli Stati Uniti, che sovrintende anche al campo di Ashraf , in Iraq.

L’organizzazione dei “mujaheddin -e-Khalq” oggi viene considerata opposizione politica al regime iraniano. Dal 1979, venne bollata da Saddam Hussein come un movimento che rappresentava i traditori del paese, ma dopo aver trovato rifugio in Iraq, i suoi membri passarono dalla parte di Saddam negli anni ’80, durante la guerra tra Iraq e Iran, tanto che alla fine degli anni ’90 vennero inclusi nella lista delle organizzazioni terroristiche da parte degli Stati Uniti d’America, e per molti anni sono stati considerati tali anche dall’ Unione europea. Questo fino a quando , nel 2009, su decisione dei 27 paesi membri, Bruxelles l’ ha rimossa dalla lista delle organizzazioni terroristiche e nel settembre 2012, una decisione analoga è stata presa anche dagli Stati Uniti.

Oggi questa organizzazione è uno dei principali fondatori del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, in contrapposizione con il regime in Iran, e circa tremila dei suoi membri sono stati alloggiati nel campo di Ashraf ,in Iraq ,sotto la supervisione delle forze statunitensi, e l’ Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, UNHCR, ha riconosciuto loro lo status di rifugiati.

Dal 2013, l’Albania aveva già accettato di accogliere circa 1.000 mujahidin, imegnandosi a risolvere il futuro il problema della sistemazione di altri duemila . Nella repubblica delle aquile queste persone godonodel lo status di rifugiati e vengono accolte dal ministero degli Interni che assicura la loro sistemazione, lavoro e piede e integrazione nel Paese. Oggi il governo non solo ha deciso di accettarli nel territorio della Repubblica di Albania, ma si è anche impegnato ad offrire loro soggiorno a lungo termine ed a trattarli secondo tutti gli standard riconosciuti dal diritto internazionale e le convenzioni cui l’Albania aderisce.

Edison Kurani, Ibna

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