Bambini siriani, la denuncia di Malala: una generazione a rischio istruzione
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Bambini siriani, la denuncia di Malala: una generazione a rischio istruzione

Secondo il rapporto del Malala Fund la metà dei quattro milioni di bambini siriani sfollati nella regione non va a scuola.

Bambini siriani, la denuncia di Malala: un'intera generazione a rischio
Bambini siriani, la denuncia di Malala: un'intera generazione a rischio
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28 Gennaio 2016 - 12.01


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Una generazione rischia di andare perduta. Malala Yousufzai, la giovane pakistana vittima nel 2012 di un attacco dei Talebani, lancia un appello affinché si faccia di più per garantire l’istruzione di milioni di bambini siriani sfollati in Siria o fuggiti nei Paesi vicini.

I dati. Circa la metà dei quattro milioni di bambini siriani sfollati nella regione non va a scuola, denuncia un rapporto del Malala Fund anticipato dalla Bbc alla vigilia della presentazione. Il rischio è una “generazione perduta”. Secondo il documento, i donatori hanno contribuito solo con il 37% del necessario per garantire scuole e insegnanti e servono con urgenza 1,4 miliardi di dollari.
La prossima settimana si terrà a Londra la conferenza dei donatori per la Siria, mentre per domani è previsto l’avvio a Ginevra dei negoziati per porre fine al sanguinoso conflitto.


La storia di Malala.
18 anni, vive e studia in Gran Bretagna dopo l’attacco del 9 ottobre 2012 in Pakistan in cui è rimasta gravemente ferita. Nel 2014 è diventata la più giovane nella storia ad aver vinto il Premio Nobel per la Pace, dopo essere stata insignita a 16 anni del Premio Sakharov. “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”, è una delle sue frasi più celebri.

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