Varsavia, un uomo solo al comando: Jaroslaw Kaczynski
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Varsavia, un uomo solo al comando: Jaroslaw Kaczynski

Proclamati in Polonia i risultati ufficiali: il centro destra contolla le due Camera, il governo ed ha anche il presidente della Repubblica, e dietro tutto questo c’è Jaroslaw Kaczynski<br>

Varsavia, un uomo solo al comando: Jaroslaw Kaczynski
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redazione Modifica articolo

29 Ottobre 2015 - 13.32


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A Varsavia la Commissione elettorale di Stato ha formalmente annunciato l’altra sera tardi i risultato delle elezioni: il partito conservatore dei Diritto e della Giustizia ( PiS) a ha vinto con il 37.58 dei voti ed un grande vantaggio rispetto al secondo, la Piattaforma civica dell’ ex primo ministro Eva Digger che ha raggiuto il 24 per cento dei vot. Queste cifre assegnano al centro-destra xenofobo ed antieuropeo 235 seggi in un Parlamento di 460. che potrebbero anche consentirgli di governare da solo , ma il suo presidente ed ex primo ministro, Jaroslaw Kaczynski ha dato inizia alle consultazioni sulla formazione di un nuovo governo di coalizione, che dai tempi della caduta del governo comunista a partito unico sarà il primo ad orientamento non di sinistra.

Anche alla Camera alta, dove i senatori sono eletti un sistema diverso, il PiS avrà un’ ampia maggioranza di 61 seggi, mentre il centro sinistra di Eva Digger ne ottiene 34, il partito “Polonia popolare” uno , mentre quattro nuovi senatori sono candidati indipendenti . Se PiS non si rimangerà su promesse elettorali, il governo dovrebbe prendere l’iniziativa di una rivoluzione totale della gestione dello Stato, affidandola a Beata ?idlo , che ha rappresentato volto della campagna e dell’elezione. Fra gli analisti però pochi credono ad un’uscita di scena del leader indiscusso e autoritario del centro destra, nonché cofondatore del partito ; Jaroslaw Kaczynski tirerà le fila del potere in una posizione defilata come presidente e primo ministro in ombra, o, come già dicono i media polacchi “super primo ministro”.

Promettendo agli elettori che il premier non sarà lui ed il potere non sarebbe stato direttamende nelle sue mani, Kaczynski ha dato i polacchi la possibilità di scegliere un volto nuovo rimanendo nel solco della continuità. Il fratello gemello di Jaroslaw, e Lech Kaczynskyi, fu anche presidente della Repubblica prima di perire in un incidente aereo. Oggi però il rischio maggiore per la Polonia è che ogni potere, ovvero entrambe le camere del Parlamento, il capo dello Stato ed il capo del governo siano sotto il controllo di un solo uomo, un politico che provoca ancora conflitti. Ed un altro politico che partendo dalla diventà noto in tutto il mondo, ovvero Lech Walesa /, percepisce bene questa preoccupazione, e avverte Kaczynski di non sopravvalutare sé stesso.

“Nessuno, nessun politico è in grado di per lungo tempo di distruggere un gran bene, anche se le cose sono andate nella giusta direzione, grazie a lui – dice Walesa – dopo la crisi che abbiamo subito tutti, la democrazia in Europa e nel mondo ha bisogno di ri-autorizzare la scena politica, perché la realtà è ben diversa dai dibattiti. Mi auguro che le varie voci emerse dalla polacca possanno contribuire a risolvere il problema della democrazia e dell’Europa “.

La destra che si appresta a governare con un uomo solo al comando ha già espresso chiamente i capisaldi della propria visione del mondo: basta con l’austerità, chiusura verso gli immigrati, maggiore attentenzione verso il lavoro e i bisogni delle famiglie, e la Chiesa cattolica come guida. Le prossime settimane diranno come questa politica di sconterà con quelle di Bruxelles.

Fonte : Agenzie

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