Tsipras: chiedo taglio debito, non ho piani segreti
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Tsipras: chiedo taglio debito, non ho piani segreti

Al suo ingresso alla plenaria dell'Europarlamento a Strasburgo il premier greco Alexis Tsipras è stato accolto da applausi e urla di incitazione.

Tsipras: chiedo taglio debito, non ho piani segreti
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8 Luglio 2015 - 16.59


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La diretta.

Tsipras infiamma Strasburgo. Il premier greco nell’atteso discorso al Parlamento europeo ha chiesto “un taglio del debito per poter essere in grado di restituire i soldi: ricordo – ha detto rispondendo alle critiche del Ppe – che il momento di massima solidarietà nella Ue è stato nel 1953 quando venne tagliato il 60% del debito tedesco, dopo la Guerra”. “Ci sono distorsioni del passato che devono essere superate, come la questione delle pensioni. Vogliamo abolire le pensioni baby in un Paese che si trova in una situazione disastrosa. Servono le riforme, ma vogliamo tenerci il criterio di scelta su come suddividere il peso”, ha sottolineato il premier. “Se avessi voluto trascinare la Grecia fuori dall’euro non avrei fatto le dichiarazioni che ho fatto dopo il referendum, io non ho un piano segreto per l’uscita dall’euro e vi sto parlando davvero con il cuore in mano”, ha aggiunto.

Atene chiede un prestito triennale. La lettera inviata da Atene all’Esm contiene la richiesta di un prestito triennale per onorare le scadenze obbligazionarie e garantire la stabilità del sistema finanziario ellenico. Lo scrive Bloomberg che ha visionato il documento nel quale però non verrebbe specificata alcuna cifra.

“La Grecia è decisa a onorare i debiti finanziari a tutti i suoi creditori in toto e con tempistiche appropriate”, si legge nella lettera. “Rinnoviamo l’impegno a restare un paese membro dell’Eurozona e a rispettare le sue regole”.

Atene: nessuna moneta parallela. Il ministero delle Finanze ellenico ha smentito oggi che il governo di Atene stia approntando un piano per introdurre una valuta parallela, o dei certificati detti IOU (I Owe You, Pagherò), per pagare stipendi e pensioni dei dipendenti statali alla fine di luglio. Citando fonti non identificate, Kathimerini aveva riferito che la Ragioneria Centrale ellenica si starebbe preparando ad emettere i ‘pagherò’ qualora Atene ed i suoi creditori non dovessere raggiungere un accordo entro la fine di luglio.

“La mia patria si è trasformata in un laboratorio sperimentale di austerità, ma l’esperimento non ha avuto successo”, ha detto il premier greco Alexis Tsipras nell’atteso discorso all’Europarlamento. “I soldi dati alla Grecia non hanno mai raqgiunto il popolo, i soldi sono stati dati per salvare le banche europee e greche”, così il premier greco Alexis Tsipras nel suo intervento al Parlamento europeo. “Rivendichiamo un accordo con i nostri alleati – dice – che ci porti direttamente fuori dalla crisi, che faccia vedere la luce a fine del tunnel”. “La lotta alla disoccupazione è il primo obiettivo della nostra proposta”, così il premier greco. La scelta coraggiosa del popolo greco, in condizioni senza precedenti, non è una scelta di rottura con l’Europa ma è la scelta di tornare ai valori che stanno alla base dell’Ue. E’ un messaggio chiarissimo”, così Tsipras. “Occorre rispetto per la scelta del nostro popolo”. “I soldi dati alla Grecia non hanno mai raggiunto il popolo, i soldi sono stati dati per salvare le banche europee e greche”.

“Vogliamo lanciare un dibattito di merito sulla sostenibilità del debito pubblico, non ci possono essere tabù tra di noi per trovare le soluzioni necessari”. Così il premier greco Alexis Tsipras all’Europarlamento. Oggi invieremo la nostra richiesta all’Esm” e “spero che nei prossimi giorni risponderemo a questa crisi per tutta l’eurozona”.

Al suo ingresso alla plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo il premier greco Alexis Tsipras è stato accolto da applausi e urla di incitazione. Molti lo hanno atteso per stringergli la mano, scattare foto e selfie.

Alfano: noi contro Grexit ma facciano sforzi necessari – “Noi non siamo favorevoli a che la Grecia esca dall’Europa e siamo molto ancorati al discorso che fece a Ratisbona Papa Ratzinger, dicendo che Roma, Atene e Gerusalemme sono le capitali dell’Europa moderna”. Lo ha detto, in conferenza stampa alla Camera, il leader di Ap Angelino Alfano sostenendo che “la Grecia deve restare in Europa e l’Europa deve continuare a sostenerla se fa gli sforzi necessari”. “Una Grecia fuori dall’Europa sarebbe piu’ debole – ha aggiunto Alfano – ma un’Europa senza Grecia lo sarebbe altrettanto”.

Il ministro ha poi detto: “I danni del populismo di Tsipras li paga il popolo greco e la cura Tsipras rischia di costare alla Grecia tra i 5 e i 10 punti percentuali”. “L’Europa è un pezzo importante della soluzione ai problemi del nostro tempo, la vogliano cambiare e rafforzare, non lasciarla al suo destino, renderla più forte e solida, impedire che ciascuno Stato in uno slancio di egoismo si senta più forte per poi riscoprirsi più solo”. “Tutte le opposizioni sono corse in soccorso non al popolo greco ma a Tsipras, noi la pensiamo diversamente”, ha aggiunto il ministro dell’Interno presentando alla stampa il documento con il quale i gruppi di Ap danno suggerimenti per la soluzione della crisi.

Serracchiani: si gioca anche il ruolo dell’Europa – “Anche se adesso la mossa tocca a loro, la soluzione dell’emergenza greca non riguarda solo i greci ma il futuro dei popoli europei e il ruolo dell’intero continente in uno scenario globale estremamente instabile”. Lo ha detto Debora Serracchiani, commentando l’intervento di Alexis Tsipras al Parlamento europeo, a margine di un incontro a Roma con i giornalisti dell’Associazione della Stampa estera.

Precisando che “non si puo’ pensare di continuare a trattare i problemi nelle consultazioni intergovernative, con le istituzioni europee praticate in seconda istanza”, Serracchiani ha sostenuto che “le responsabilità sono sicuramente diffuse ma all’appuntamento con l’Europarlamento il Governo greco si è fatto trovare impreparato, presentandosi ancora senza un piano. Auspico di cuore che l’ultimo appuntamento utile sia quello buono”. Per Serracchiani, “resta il punto ineludibile che l’Europa deve occuparsi del problema che abbiamo davanti, di quello della Grecia e di quello del futuro dell’Unione. Perché così com’è l’Europa non serve – ha concluso Serracchiani – non e’ quella di Ventotene né dei grandi trattati fondativi”.

Il Ppe a Tsipras, hai distrutto la fiducia in Europa “Con il referendum lei ha distrutto la fiducia in Europa”. Così il leader del Ppe Manfred Weber, vicino alla cancelliera Angela Merkel, al premier della Grecia Alexis Tsipras dopo il suo intervento in plenaria a Strasburgo. “Lei ha un bilancio catastrofico, non rappresenta la speranza”, ha aggiunto.

Tusk, corsa contro tempo per ripristino fiducia “E’ una corsa contro il tempo per ricostruire la fiducia. La scadenza arriva questa settimana”, così il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk alla plenaria del Parlamento europeo di Strasburgo dopo l’Eurosummit sulla Grecia. “Abbiamo tutta la responsabilità di uscire da questa crisi”

Juncker: preparato scenario Grexit e aiuti umanitari “Non escludo alcuna ipotesi”, al punto che “abbiamo preparato uno scenario di ‘Grexit’ alla Commissione Ue, così come uno di aiuti umanitari, ma quello che preferisco è uno scenario per mantenere la Grecia nell’eurozona”. Così il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker dopo l’eurosummit. “Se entro domenica non ci sarà un accordo sul nuovo programma di aiuti alla Grecia si andrà verso la Grexit con un programma di accompagnamento” e aiuti umanitari: “non c’è una terza opzione”. Lo ha detto il presidente francese Francois Hollande al termine del vertice dell’Eurozona.


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