Waterfront, il delirio va avanti
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Waterfront, il delirio va avanti

Nonostate critiche e perplessità il governo serbo va avanti e firma il contratto con gli Emirati per la “Belgrado sull’acqua”, oscuro progetto che sconvolgerebbe il cento della capitale<br>Nonostante critiche e perpless

Waterfront, il delirio va avanti
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redazione Modifica articolo

28 Aprile 2015 - 09.51


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Nonostante tutte le obiezioni di carattere tecnico, economico, legale e costituzionale il governo di Aleksandar Vucic continua a mandare avanti il megaprogetto della “Belgrado sull’acqua”, che minaccia di sconvolgere il centro della capitale, Dove adesso sorgono l’antica stazione ferroviaria, alcune fabbriche e molti edifici residenziali si progetta di costruire un enorme centro commerciale e residenziale sormontato da una torre in stile Dubai e affacciato sul fiume Sava.

Ieri il contratto per la costruzione del progetto è stato firmato dal ministro per le Costruzioni,Trasporti e InfrastruttureZorana Mihajlovic e dal presidente del consiglio di amministrazione della “Eagle Hills”, società degli Emirat, Mohamed Alabbar , oltre che da Aleksandar Trifunovic, direttore della “Belgrade Waterfront Company” fondata per la bisogna , mentre tutt’intorno si accendevano le proteste di gruppi che gridavano al furto ed all’appropriazione di beni della collettività.

Il complesso che si immagina di costruire occuperebbe e 2 milioni di metri quadrati e dovrebbe estendersi su 177 ettari di terreno demaniale, edificando uffici per 13 mila persone ed appartamenti distribuiti in due torri per altre 17mila. Per rendere possiible quest’opera faraonica il Parlamento ha approvato una “lex specialis” che definisce il progett come opera di interesse nazionale e rende possibili gli espropri, che infatti hanno già avuto inizio tanto che la compagna araba prevede di dare inizio ai lavori già nella prossima estate.

Per propagandare l’impresa non si è badato a spese con plastici, confereze stampa e presentazioni anche a livello internazionale ma per quanto sostenuta dagli emiri e dal governo serbo, l’idea della “Belgrado sull’acqua” continua a mostrare pecche sempre più vistose sul piano della trasparenza, e forse anche della legalità. Il difensore civico, Sasa Jankovicha espresso forti perplessità sulle lagittimità costituzionale della “lex specialis”ma questo per ora non sembra poter fermare la gigantesca macchina speculativa che si è messa in funzione. Anche molte organizzazioni non governative affermano che le procedure non sono trasparenti e che il piano viola numerose leggi, oltre a demolire il tessuto urbano e sostengono che i termini del contratto rimangono fumosi.

Finora, quel che si sa è che la società degli Emirati detiene il 68 per cento del progetto e lo finanzierà con 300 milioni di euro, mentre altri 150 saranno garantiti dalla “Investment LLC”, che è partner del governo nel progetto “Waterfront” .Inoltre, “Eagle Hills” si impegna a far approvare un prestito alla Serbia di 90 milioni di euro per spostare il terminal ferroviario , ed un altro 40 milioni per completare l’espropriazione delle aree. L’intero complesso dovrebbe essere completato nell’arco di trent’anni e la compagnia araba ha ricevuto i terreni in affitto per 99 anni, il che dovrebbe significare che le superfici non saranno messe in vendita.

Alcuni dei palazzi circostanti, come quello del “Bristol Hotel” o l’attuale stazione di smistamento ferroviario, non dovrebbero essere abbattuti ma ristrutturati. Per riassumere, la “Belgrado all’acqua” una volta realizzata dovrebbe contenere
6mila appartamente, 24 palazzi destinati ad uffici, un parco di oltre 7 ettari ed una passeggiata sul fiume lunga 1,8 chilometri.
Dopo la firma del contratto il sindaco di Belgrado, Sinisa Mal , che è dello stesso partito del premier, dice un po’ ottimisticamente che “ sono rimaste due o tre questioni legali da risolvere, anche se sul contratto non ci sono segreti e tutto sarà reso pubblico presto” . Le medesime promesse erano state fatte negli anni scorsi rispetto all’accordo con la Fiat ed a quello con la “Etihad” per la nuova linea aerea nazionale, ma finora sono rimaste lettera morta.Dall’oppisizione,Balza Bozociv, esponente del èartito Democratico (DS), sara a zero sull’iniziativa: “Questo progetto rberà a ciascun belgradese più di duemila euro e tutto per mettere questo danaro nelle tasche di amici del primo ministro Vucic: il contratto firmato ieri è semplicemente mostruoso”.

Fonti : Agenzie

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