Il distretto Shibuya di Tokyo è il primo tra le municipalità in Giappone a riconoscere ufficialmente l’unione di coppie omosessuali.
L’ordinanza – che entrerà in vigore domani, primo giorno dell’anno fiscale 2015 – vuole mettere un primo freno alle discriminazioni a cui sono sottoposte le persone omosessuali nel Paese, ma non sarà giuridicamente vincolante. La Costituzione giapponese definisce infatti il matrimonio come un accordo tra uomo e donna, affermando che “si basa esclusivamente sul consenso reciproco di entrambi i sessi”.
La maggioranza dei 31 membri della circoscrizione che hanno partecipato al voto ha infatti adottato un’ordinanza che consente alla municipalità di rilasciare certificati che riconoscono coppie formate da persone dello stesso sesso. Dieci i membri dell’assemblea, tra cui gli esponenti del Partito Liberal Democratico del primo ministro Shinzo Abe, che hanno invece votato contro.
Per il segretario generale del governo, Yoshihide Suga, il voto di Shibuya riguarda “le questioni fondamentali di come le famiglie dovrebbero essere” e potrebbe “suscitare un dibattito nazionale”, ha detto in conferenza stampa. La scorsa settimana, il sindaco della municipalità, Toshitake Kuwahara, aveva sottolineato come fosse compito dello Stato “estendere l’assistenza alle minoranze sessuali”. Altri comuni si stanno muovendo per sostenere i diritti omosessuali in Giappone.