In Bosnia uno scenario ucraino?
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In Bosnia uno scenario ucraino?

Il ministro degli Esteri croato vede affacciarsi il rischio di secessioni anche nella Federazione e chiede alla Nato di fare di tutto per impedirlo.

In Bosnia uno scenario ucraino?
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redazione Modifica articolo

2 Aprile 2014 - 17.03


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Dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia bisogna stare molto attenti ad evitare che anche in Bosnia Erzegovina si apra uno”scenario ucraino”: questo allarme arriva da una fonte particolarmente autorevole, ovvero il ministro della Difesa croato, Ante Kotromanovic che ha segnalato questo rischio parlando nel quinto anniversario dell’adesione alla Nato dell forze armate di Zagabria.

“L’annessione illegittima di Crimea ha dimostrato quanto possa essere fragile l’architettura della sicurezza europea, che in nessun momento può essere data per scontata “, ha detto dinanzi al Parlamento riunito per la celebrazione. Kotromanovic ha continuato dicendo che “certe politiche sono pericolose, minacciare l’integrità e la sovranità di uno Stato non può essere tollerato nel ventunesimo secolo e la Croazia sosterrà fortemente la posizione secondo cui lo scenario di Crimea non deve ripetersi nel sud-est Europa , in particolare la Bosnia-Erzegovina”.

La Nato, continua il ministro, “è una garanzia che non saremo soli “, Kotromanovic ha detto che la Croazia è un “alleato attivo e agile nella Nato e lo ha dimostrato attraverso il suo impegno in Afghanistan e come i suoi vicini Zagabria si è impegnata nella politica di allargamento dell’Alleanza al fine di stabilizzare la regione.

Anche l’assistente del segretario generale, Kolinda Grabar Kitarovic, ha preso parte alla discussione per dire che una possibile soluzione alla crisi ucraina è strettamente politica. “La Russia ha rotto molti principi del diritto internazionale, dalla Carta delle Nazioni Unite al Memorandum di Budapest e dei principi di partenariato, e questo con il prossimo vertice in Galles nel mese di settembre definirà la nuova fase della Nato… Dovremo tornare ai principi iniziali di difesa collettiva e di valori fondamentali, che sono anche valori universali. ” Tuttavia, ha continuato Grabar Kitarovic, l’Alleanza “non chiude la porta né brucia i ponti” e intende ricostruire la cooperazione con la Russia.

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