Le suore liberate in Siria: ci hanno trattato bene
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Le suore liberate in Siria: ci hanno trattato bene

Erano state sequestrate a dicembre dal loro convento di Maalula, insieme a tre ausiliarie. In cambio della loro liberazione, sono state scarcerate 153 detenute.

Le suore liberate in Siria: ci hanno trattato bene
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10 Marzo 2014 - 09.15


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Sono finalmente libere le 13 suore siriane di Santa Tecla da oltre tre mesi in ostaggio dei ribelli siriani a Yabrud. Le religiose sono state liberate nel tardo pomeriggio di ieri dopo una lunga trattativa in cambio della scarcerazione di 153 detenute imprigionate nelle carceri di Damasco per i loro rapporti con le formazioni dei ribelli siriani.

“Ci hanno trattato bene, non ci hanno fatto mancare nulla” hanno detto le suore, ringraziando esplicitamente i miliziani qaedisti della Jabhat an Nusra per come sono state trattate durante le settimane di prigionia. Smentita anche la voce che i miliziani qaedisti abbiano rimosso le croci dai loro abiti.

La notizia è stata data dai responsabili dei servizi di sicurezza del Qatar e del Libano che hanno condotto la mediazione. Le suore, che sono apparse anche davanti alle telecamere e sembrano essere in buone condizioni, si trovano in Libano. Presto le religiose potranno rientrare in Siria in una zona più sicura e raggiungere poi Damasco. Il monastero di Santa Tecla, infatti, si trova a Maalula, un villaggio cristiano a 60 chilometri di distanza da Damasco. Qui le religiose – di nazionalità siriana e libanese – erano state rapite a dicembre insieme a tre ausiliarie.

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