Saadi Gheddafi, dal Perugia al carcere
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Saadi Gheddafi, dal Perugia al carcere

Il terzo figlio del deposto dittatore è stato estradato dal Niger, dove si trovava agli arresti domiciliari, alla Libia. Finora le richieste di estradizione erano state respinte.

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6 Marzo 2014 - 10.30


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Saadi Gheddafi, il terzo figlio del dittatore libico ucciso nel 2011, è stato estradato in Libia dal Niger, dove si trovava agli arresti domiciliari, e ora, secondo una dichiarazione del governo libico, “è nelle mani della polizia giudiziaria”.

Il 38enne comandante delle forze speciali libiche, è arrivato alle 3:30 di notte all’aeroporto internazionale di Tripoli ed è stato subito condotto in prigione. Era fuggito nel settembre 2011 e si era rifugiato in Niger poco prima della caduta del regime del padre. Nel dicembre dello stesso anno il governo messicano avave dichiarato di aver sventato un piano attraverso il quale il figlio del dittatore ucciso si avrebbe voluto stabilsri in Messico sotto falso nome grazie all’appoggio di rete criminale internazionale.

Dal 29 settembre 2012 Saadi Gheddafi era ricercato dall’Interpol a seguito di una richiesta delle autorità libiche che lo accusavano di appropriazione indebita per mezzo della forza e intimidazione armata quando era responsabile della Federazione libica di calcio.

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Il governo di Niamey, che gli aveva concesso asilo, si rifiutava di estradarlo nonostante le ripetute richieste delle nuove autorità libiche. Gheddafi jr, terzo figlio del dittatore, era anche un calciatore.

Come molti in Italia ricordano, tra il 2003 e il 2007 aveva giocato anche due partite in Serie A, prima di essere fermato per doping, diventando il primo giocatore libico a militare nella massima serie.

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