L'omaggio dei grandi della Terra a Madiba
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L'omaggio dei grandi della Terra a Madiba

Oggi è il giorno della commemorazione allo stadio di Soweto. Per l'Italia Letta e Boldrini. Stretta di mano storica tra il presidente Usa e Raul Castro. Fischi per Zuma.

L'omaggio dei grandi della Terra a Madiba
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10 Dicembre 2013 - 17.00


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Si sono aperte alle 6 ora locale (le 5 in Italia) le porte del Fnb Stadium di Johannesburg, nei pressi di Soweto, dove e’ in programma una grande commemorazione per Nelson Mandela alla presenza di una novantina di leader mondiali, tra cui il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il presidente del Consiglio Enrico Letta.

Lo stadio, che contiene quasi 100mila persone, si è reimpito e sin dalla mattina sono iniziati i primi canti dagli spalti. Numerosi elicotteri stanno sorvolando l’area. Domani la salma di Tata, il “grande vecchio” come viene affettuosamente chiamato in Sudafrica, verrà esposta per tre giorni a Pretoria. I funerali solenni di Mandela si svolgeranno il 15 dicembre a Qunu, il suo villaggio, nella provincia di East Cape.

L’arrivo dei Capi di Stato – Circa novanta capi di Stato e di governo parteciperano alla cerimonia. L’addio all’uomo che è riuscito a pacificare il Sud Africa è l’occasione in cui si incontreranno i leader di Paesi da sempre avversari: Barack Obama e Raul Castro, entrambi oratori durante la cerimonia per la quale sono stati accreditati 1.500 giornalisti.

Oltre ai leader stranieri, alla cerimonia parteciperanno una decina di ex presidenti, tra cui gli americani Jimmy Carter, Bill Clinton e George W. Bush (tutti a bordo dell’AirForceOne), e il francese Nicolas Sarkozy (che non viaggia sull’aereo di Hollande). Si stima che la cerimonia verrà seguita da circa 100mila persone nello stadio, e da milioni in altri stadi e luoghi pubblici del Paese.

Code fuori dagli stadi e canti dei “fan” – Non solo davanti al Fnb Stadium di Johannesburg, ma fuori da tutti gli stadi della metropoli sudafricana si sono formate lunghe code: tanti sudafricani vogliono entrare per rendere omaggio al loro leader e si sono assiepati agli ingressi, sotto la pioggia. Negli stadi, come anche nelle principali piazze delle città, le autorità hanno allestito maxi schermi per trasmettere in diretta la cerimonia in ricordo di Mandela.

I personaggi dello spettacolo – Alla cerimonia hanno preso parte molti “vip”. Bono degli U2 è stato tra i primi ad arrivare. La folla va in delirio per l’attrice Charlize Theron. Presente anche la top model Naomi Campbell, nominata nel ’97 “nipote onoraria” da Nelson Mandela.

LA CERIMONIA

“Mi dispiace che stia piovendo, ma a Mandela sarebbe piaciuto così, nella tradizione africana. Quando piove il giorno della sepoltura significa che sarai accolto nel regno dei cieli”. Con queste parole il cerimoniere, Cyril Ramaphosa, inaugura la commemorazione per Nelson Mandela.

Una preghiera interreligiosa segna i momenti iniziali della cerimonia ufficiale religiosa di addio a Nelson Mandela che scrisse: “Ringrazio qualunque dio esista. Per la mia anima invincibile”. Sotto la pioggia battente,prendono la parola uno dopo l’altro il rabbino capo del Sudafrica, un rappresentante della religione indu’, un imam musulmano e un sacerdote cattolico. Il canto per Mandela, che riempie tutto lo stadio, fa crescere la commozione. In questo momento emozionante arriva anche il toccante ricordo di Andrew Mokete Mlangeni, che fu detenuto nella cella accanto a quella di Madiba a Robben Island.

L’annuncio dell’arrivo del presidente indiano, del vicepresidente della Cina e del leader cubano Raul Castro, accolto da un lungo applauso, ha rappresentato la premessa della commemorazione. Il cerimoniale, prima dell’apertura, ha anche salutato la seconda moglie di Mandela, Winnie, mentre la vedova, Graca Machel, tra le prime a esser giunta allo stadio, è stata accolta da un’ovazione.

I fischi e gli applausi – La folla lancia urla e fischi di disapprovazione ogni volta che il presidente sudafricano Jacob Zuma viene mostrato sul maxi schermo. L’entrata nello stadio di Raul Castro viene accolta dagli applausi. Esplosione di approvazione per Obama, Applauditi anche i Clinton, Bill, Hillary e la figlia Chelsea. Mentre viene fischiato il leader palestinese Abu Mazen, quando la speaker dello stadio cita il suo nome.


Il ricordo del compagno di prigionia
– Il canto per Mandela, che riempie tutto lo stadio, fa crescere la commozione. Subito dopo arriva anche il toccante ricordo di Andrew Mokete Mlangeni, il compagno di prigionia che fu detenuto nella cella accanto a quella di Madiba a Robben Island.
“Mandela ha unito tutti i colori, tutte le fedi, con il rispetto reciproco e la gentilezza – ha detto il compagno di Madiba – Mandela incarnava i valori della compassione e della saggezza, creando la speranza dove non esisteva. Il suo ottimismo e fiducia hanno combattuto contro il pessimismo e la sfiducia. Non si può paragonarlo a nessun altro, la sua missione contro l’Apartheid rappresenta gli ideali per cui lottava”.


Ban Ki Moon primo oratore istituzionale

“Il Sudafrica ha perso un eroe, un padre. Mandela ha sacrificato tantissimo per la giustizia e la libertà – dice il segretario generale dell’Onu nel suo tributo – Lui odiava l’odio, non le persone, e ha mostrato il grande potere del perdono. Questo è stato il suo dono e la sua lezione al genere umano”.

Il discorso di Obama e la storica stretta di mano a Castro
In un gesto di disgelo senza precedenti, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama stringe poi la mano al leader cubano Raul Castro allo stadio di Johannesburg dove i due si trovano per la commemorazione di Nelson Mandela. Il leader di Cuba sorride quando Obama gli ha stretto la mano prima di salire sul podio per parlare e salutare Nelson Mandela come “un gigante della storia”.
Lo stadio esplode quando Obama sale sul palco, tanto che il presidente americano deve cominciare il suo discorso dicendo ripetutamente grazie. “Al popolo del Sudafrica – comincia Obama – alla gente di tutte le razze e di tutti gli strati sociali dico che il mondo vi ringrazia per aver condiviso con noi Nelson Mandela. Il suo trionfo è il vostro trionfo, la sua dignità è la vostra dignità […] Madiba aveva accettato le conseguenze delle sue azioni, sapeva che combattendo per la libertà e la giustizia avrebbe pagato un prezzo”.

Il presidente degli Usa dice “Madiba mi ha reso un uomo migliore” perché Mandela parla a tutti noi: “E quando arriverà la sera – afferma Obama – quando l’ingiustizia peserà sui nostri cuori, pensiamo a Madiba e ai momenti nella cella quando diceva ‘Non importa quanto stretto sia il passaggio. Quanto piena di castighi sia la vita. Io sono il padrone del mio destino. Io sono il capitano della mia anima’. E – conclude Obama – che magnifica anima era Madiba”. Standing ovation e lunghissimo applauso al termine del discorso pronunciato dal presidente Usa Barack Obama alla commemorazione per Nelson Mandela. Al termine del tributo, Obama si avvicina alla vedova Gracia Macel, per salutarla e abbracciarla.

Dopo il discorso di Obama prendono la parola al presidente brasiliano Dilma Roussef e poi il vicepresidente cinese, Li Yuanchao.Concluso il discorso del presidente Usa Barack Obama lo stadio di Johannesburg ha iniziato lentamente a svuotarsi, nonostante la cerimonia in memoria di Nelson Mandela non sia ancora conclusa. Mentre continua a piovere piuttosto forte si sono svuotate le tribune inferiori, mentre quelle superiori non si erano mai completamente riempite.


L’intervento di Raul Castro
– Per Castro “Mandela rappresenta un esempio per il popolo cubano”. Il leader racconta della visita di Madiba a Cuba: “Ricordo la sua profonda amicizia, simbolo del legame tra africani e cubani. Mandela passerà alla storia non soltanto per i 27 anni di carcere, ma perché è stato capace di togliere dalla sua anima tutto il veleno che l’ingiusto castigo. E poi è riuscito a vincere e a guidare il suo popolo, costruendo il nuovo Sudafrica”.

Zuma: “Ha gettato le basi per il Sudafrica dei nostri sogni” – “Ha gettato le basi per costruire il Sudafrica dei nostri sogni”. Lo ha detto il presidente sudafricano Jacob Zuma alla commemorazione per Nelson Mandela. “La sua morte ha causato un’ondata di dolore senza precedenti in tutto il mondo. Ora il Sudafrica e l’Africa sono più forti”, ha aggiunto.


Canti dagli spalti
– I primi canti dagli spalti del Fnb Stadium intanto sono iniziati, sotto un cielo grigio e nuvoloso. Molti elicotteri stanno sorvolando l’area. Mercoledì la salma di Tata, il “grande vecchio”, come viene affettuosamente chiamato Mandela nel suo Paese, sarà esposta per tre giorni a Pretoria. I funerali solenni si svolgeranno il 15 dicembre a Qunu, il villaggio natale del grande leader, nella provincia di East Cape.

L’arrivo di Letta – Anche Enrico Letta è arrivato in Sud Africa per rendere omaggio a Madiba, così come il presidente francese Francois Hollande, quello tedesco Joachim Gauck, e il premier britannico David Cameron, per citarne soltanto alcuni.

Il premier italiano all’uscita dall’aereoporto ha commentato la sua presenza e quella della presidente della Camera Laura Boldrini: ” Mandela è un esempio per l’intera umanità sul tema dello sviluppo, della lotta al razzismo e delle diseguaglianze, per questo è un dovere per l’Italia essere qui”.


L’arrivo di Obama sull’Air Force One
– Obama è atterrato all’aeroporto militare di Waterklof, non lontano da Johannesburg. Il presidente Usa è stato circa mezz’ora insieme ai giornalisti che lo accompagnavano, a bordo dell’Air Force One. L’aereo ha fatto scalo nella capitale del Senegal e in un breve incontro con la stampa presidenziale la ex First lady Hillary Clinton ha ricordato i numerosi momenti passati dall’allora coppia presidenziale con Nelson Mandela. A bordo dell’Air Force One ha viaggiato anche l’ex presidente George W. Bush, mentre Bill Clinton era su un altro aereo.




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