Ci hanno sparato perché festeggiavamo il Dalai Lama
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Ci hanno sparato perché festeggiavamo il Dalai Lama

Il Parlamento tibetano in esilio ha condannato la sparatoria della polizia cinese contro un’assemblea di tibetani riuniti per pregare per la lunga vita del Dalai Lama.

Ci hanno sparato perché festeggiavamo il Dalai Lama
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13 Luglio 2013 - 15.17


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Il Parlamento tibetano in esilio ha condannato fermamente la recente sparatoria della polizia cinese contro un’assemblea di tibetani riuniti per pregare per la lunga vita del Dalai Lama, loro leader spirituale, nella regione di Tawu nel Tibet orientale e nella quale almeno 8 tibetani sono rimasti feriti in modo grave.

La mattina del 6 luglio, alcune centinaia di abitanti del posto, laici, monaci e monache dei monasteri di Nyatso e Geden Choeling si erano riuniti vicini alla montagna di Machen Pomra, considerata sacra, per festeggiare con preghiere il 78° compleanno di S.S il XIV° Dalai Lama.

Di lì a poco sono arrivati drappelli di polizia cinese che hanno circondato l’area ed intimato ai presenti di cessare la cerimonia e disperdersi. Quando la folla si è rifiutata di obbedire la polizia ha aperto il fuoco ferendo gravemente diversi tibetani.

In un comunicato di giovedì scorso, il Parlamento tibetano in esilio a Dharamsala ha detto che celebrare il compleanno di S.S il Dalai Lama, premio Nobel per la Pace e leader spirituale dei Tibetani “non ha nulla a che vedere con la politica” e inoltre che” celebrare compleanni fa parte della cultura di molti popoli del mondo e sparare indiscriminatamente sui tibetani disarmati ed intenti ad offrire preghiere è un atto estremamente brutale e disumano. Noi chiediamo con urgenza ai governi che credono nella pace e nella verità di condannare questa palese violazione dei diritti umani perpetrata dal governo cinese in Tibet”
Tra i feriti in modo grave ci sono un monaco ed insegnante del monastero di Nyatso colpito da un proiettile alla testa e Ugyen Tashi , un civile che è stato ferito da almeno 8 pallottole e versa in fin di vita. In una nota sul sito ufficiale dell’Amministrazione tibetana in esilio si legge che “a dispetto delle severe restrizioni imposte dal Governo Cinese, in varie parti del Tibet, incluso Karze, Drango, Golok, Tawo, Labrang, Chabcha, e Kumbum, molti tibetani hanno festeggiato il compleanno del Dalai Lama. Nel Monastero di Lithang è stato dispiegato un grande ritratto del Dalai Lama ed un enorme banner con la scritta “Celebrazione per il 78° compleanno di Sua Santità il Dalai Lama, Premio Nobel per la Pace”. Più di 2000 tibetani hanno partecipato alla cerimonia di lunga vita con le offerte di incenso nel tempio principale del Monastero di Karze.

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