Dopo il saluto nazista, il giovane pilota russo si scusa su Instagram: "Mai sostenuta quell'ideologia"
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Dopo il saluto nazista, il giovane pilota russo si scusa su Instagram: "Mai sostenuta quell'ideologia"

"Volevo solo fare quel gesto per salutare i miei compagni italiani che stavano festeggiando sotto il podio" ha aggiunto il ragazzo russo, al quale però l'Aci ha sospeso la licenza di guida.

Dopo il saluto nazista, il giovane pilota russo si scusa su Instagram: "Mai sostenuta quell'ideologia"
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12 Aprile 2022 - 14.40


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Avevano fatto il giro del mondo le foto di Artem Severiunkhin, il giovanissimo pilota di kart russo che aveva corso e vinto una gara a Portimao, festeggiando sul podio con un saluto romano. Il 15enne, che correva con una licenza di guida italiana, è stato subito sospeso dall’Aci e licenziato dal suo team Ward Racing. A distanza di qualche giorno, è lo stesso Artem a chiedere pubblicamente scusa con un video su Instagram.

“Voglio scusarmi con tutti per quanto accaduto durante i campionati europei di kart. In piedi sul podio ho fatto un gesto che molti hanno percepito come un saluto nazista. Questo non è vero”, ha detto quasi in lacrime Severiukhin.

In precedenza, era stata la Federazione automobilistica russa a diffondere il videomessaggio del giovane pilota. “Non è vero, non ho mai sostenuto il nazismo. Lo considero uno dei peggiori crimini contro l’umanità. So di essere stato uno sciocco e sono pronto per essere punito, ma per favore credetemi: non c’era intenzione nelle mie azioni”, ha aggiunto. Dal suo canto, la Raf ha condannato l’episodio definendo inaccettabile “anche una manifestazione accidentale del fascismo e del nazismo nello sport automobilistico russo e tra gli atleti russi”.

In un passaggio del messaggio poco chiaro, però, Severiukhin fa riferimento a una imprecisata “usanza” italiana fatta per accontentare i ragazzi che lo stavano applaudendo sotto il podio. “Volevo solo fare il gesto e non so spiegare come sia nato”, la sua spiegazione.

La Giunta Sportiva dell’Automobile Club d’Italia ha deciso il ritiro immediato della licenza sportiva del pilota e lo ha deferito alla Giustizia sportiva affinché possa valutare la definizione di ulteriori sanzioni che rientrano nella propria sfera di competenza. “Provvedimenti inevitabili – si legge nella nota dell’Aci – dal momento che, con il suo gesto sconsiderato, Severyukhin ha dimostrato mancanza di rispetto non solo dei valori universali ai quali, da sempre, si ispira ogni sport, ma anche di umanità, dignità e convivenza civile”. Severyukhin aveva ottenuto la licenza italiana, così come prevedono i regolamenti Fia che lasciano ai giovani piloti di ogni nazionalità la più ampia libertà di movimento tra le Federazioni internazionali, per consentire loro di crescere professionalmente in quei Paesi che hanno una grande tradizione quanto a formazione nel motorsport.

L’Italia, in particolare, è da sempre il più importante al mondo per quanto riguarda la pratica del kart, come dimostra il fatto che solo nel 2021 sono stati 355 i piloti stranieri, delle più varie nazionalità, che hanno ottenuto la licenza sportiva italiana per questa disciplina.

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