Roma, l'ex presidente Pallotta: "La Juve potrebbe aver fatto giochini col calciomercato"
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Roma, l'ex presidente Pallotta: "La Juve potrebbe aver fatto giochini col calciomercato"

James Pallotta ha parlato sulla radio statunitense Sirius, attaccando la Juve per le manovre di mercato. Senza Fair Play la Roma sarebbe prima

Roma, l'ex presidente Pallotta: "La Juve potrebbe aver fatto giochini col calciomercato"
James Pallotta
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25 Febbraio 2022 - 18.31 Globalsport


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L’ex presidente della Roma, James Pallotta, ha attaccato la Juve, in un’intervista sulla radio statunitense Sirius: “Pensavo che la Juventus fosse la squadra più forte degli ultimi nove anni – ha evidenziato Pallotta – ma ora, quando guardi alle indagini in corso, inizio a metterlo in dubbio. Avevano il loro stadio e più del doppio dei nostri ricavi, ogni volta che avevamo un buon giocatore in rosa dovevamo preoccuparci se sarebbe arrivata la Juve a prenderselo. Lo hanno fatto con il Napoli, il Milan, lo hanno fatto con noi con Pjanic, e lo hanno appena fatto con la Fiorentina. Ma poi vedi le indagini in corso (sulle plusvalenze, ndr), non sappiamo cosa ne verrà fuori, ma sembra chiaro che la Juventus potrebbe aver fatto qualche “giochino” con il calciomercato”.

La Roma di oggi deve crescere tanto: “Abbiamo fatto delle cose interessanti a Roma, altre di cui sono meno contento. Mi piacerebbe che, quello che abbiamo costruito come club, venisse portato avanti per fare bene. Ovviamente vorrei vedere la squadra andare bene, sembra che ci sia ancora del lavoro da fare in campo e anche altri aspetti da sistemare, quindi non sono contento di vederli all’8° posto in classifica ma spero che lo capiscano”.

L’ex numero uno giallorosso ha ricordato il suo percorso alla guida del club capitolino: “Guardo alla squadra che avevamo messo insieme e, francamente, penso che se non fosse stato per il Fair Play Finanziario che ci ha costretto a dover vendere dei giocatori, quella Roma sarebbe al primo posto oggi. Nel corso degli anni abbiamo avuto Salah, Alisson, Nainggolan, Dzeko, Pjanic, Strootman, Paredes, Emerson Palmieri, Manolas, Benatia, Marquinhos. Walter Sabatini ha fatto un lavoro incredibile nello scovare talenti prima degli altri e sfortunatamente il modo in cui funziona il mondo del calcio, vendere per rispettare il Fair Play Finanziario o i giocatori che vogliono andarsene, è semplicemente la dura realtà della vita quando non sei uno dei club più ricchi al mondo”.

A fronte dei fatturati e del Fair Paly, la Roma non ha potuto competere per i vertici: “Le grandi squadre sono riuscite a farla franca con ogni genere di cose. I proprietari possono ottenere tutto. Quando noi generavamo circa 200milioni di euro di ricavi, Real Madrid o Barcellona o altri club che volevano i nostri giocatori, avevano 800 o 900 milioni di entrate. Quindi è davvero difficile competere con loro senza fare trading di calciatori. In un certo senso, abbiamo costruito un modello come quello che sta usando l’Atalanta oggi e che tutti lodano. Prendevamo giocatori, migliorando la squadra, poi li vendevamo per bilanciare i conti, solo così abbiamo potuto fare quello che abbiamo fatto, qualificandoci sempre per la Champions League, finché non ho fatto una caz… prendendo Monchi“.

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