Il Comitato olimpico russo accusa il Cio di essere schierato con l'Ucraina
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Il Comitato olimpico russo accusa il Cio di essere schierato con l'Ucraina

Il capo del Comitato olimpico russo ha accusato il Comitato olimpico internazionale di schierarsi dopo aver esortato le federazioni sportive a mostrare sensibilità nel gestire gli atleti ucraini.

Il Comitato olimpico russo accusa il Cio di essere schierato con l'Ucraina
L'ucraina Olha Kharlan squalificata per non aver stretto la mano alla russa Anna Smirnova
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28 Luglio 2023 - 16.08


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Venerdì il capo del Comitato olimpico russo ha accusato il Comitato olimpico internazionale di schierarsi dopo aver esortato le federazioni sportive a mostrare sensibilità nel gestire gli atleti ucraini.

“La dichiarazione in questione indica che il CIO ha deciso da solo e ha scelto una posizione nel conflitto politico, (e) ha iniziato ad agire nell’interesse di questa parte”, ha detto Stanislav Pozdnyakov su Telegram.

Giovedì, la schermitrice ucraina Olha Kharlan è stata squalificata ai Campionati mondiali di scherma di Milano dopo aver rifiutato di stringere la mano alla sua battuta avversaria russa Anna Smirnova.

Le regole della Federazione Internazionale di Scherma (FIE) stabiliscono che i due schermitori devono stringersi la mano.

In seguito all’incidente, il CIO ha esortato le federazioni internazionali a “gestire le situazioni che coinvolgono atleti ucraini e singoli atleti neutrali con il necessario grado di sensibilità”.

Secondo Pozdnyakov, queste osservazioni “mostravano chiaramente la duplicità delle cosiddette raccomandazioni, criteri e parametri”.

“Ora ci è stato mostrato involontariamente ma chiaramente l’atteggiamento che qualsiasi russo dovrà affrontare nelle competizioni internazionali”.

“L’olimpismo viene ufficialmente reso uno strumento controllato dall’esterno nell’interesse di un ordine geopolitico per neutralizzare i nostri cittadini e l’organizzazione nello sport”.

Da quando la Russia ha lanciato la sua offensiva in Ucraina, il CIO ha imposto sanzioni sportive a Mosca e al suo alleato Minsk, ma all’inizio di quest’anno ha raccomandato agli atleti russi e bielorussi di competere individualmente sotto una bandiera neutrale e senza inno.

Il CIO deve ancora prendere una decisione definitiva sull’opportunità di consentire a russi e bielorussi di competere alle Olimpiadi di Parigi del prossimo anno.

Pozdnyakov ha affermato che se gli atleti russi riusciranno ad andare a Parigi, saranno “solo pochi” e “resta da vedere quali saranno le nuove condizioni e in quale fase verranno proposte imperativamente”.

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