Mappa rivoluzionaria svela la temperatura interna di una galassia primordiale
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Mappa rivoluzionaria svela la temperatura interna di una galassia primordiale

Il progetto Astro 3D ha creato una mappa dettagliata di una galassia lontana, rivelando la temperatura della sua polvere e la formazione stellare in corso.

Mappa rivoluzionaria svela la temperatura interna di una galassia primordiale
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27 Giugno 2023 - 09.24


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Il progetto Astro 3D è riuscito a tracciare una mappa dettagliata della quasar BRI1335-0417, una galassia distante 12 miliardi di anni luce nell’Universo primordiale, consentendo di misurare la temperatura della sua polvere nelle diverse regioni. Questa è la prima volta che viene mostrata la variazione di temperatura all’interno di una galassia così lontana, fornendo indizi preziosi sulla formazione stellare in corso.

In passato, le giovani galassie del primo universo erano state studiate solo in termini generali senza una stima accurata della loro evoluzione stellare. Ma grazie a questa ricerca, pubblicata su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, è stata possibile una chiara distinzione tra la polvere calda nella regione centrale della galassia, dove il calore deriva dal buco nero supermassiccio, e la polvere più fredda nella regione esterna, probabilmente riscaldata dalla formazione stellare.

La mappatura dettagliata della quasar BRI1335-0417 è stata realizzata utilizzando i dati del telescopio Alma di Eso, un sistema di 66 antenne ad alta precisione in grado di rilevare la debole luce proveniente dagli oggetti più freddi dell’Universo. Grazie alla sua capacità di indagine alle lunghezze d’onda di circa un millimetro, è stato possibile distinguere due componenti principali: la polvere riscaldata dal buco nero supermassiccio centrale e la polvere circostante generata dalle stelle di nuova formazione nella galassia ospite.

L’analisi di queste due sorgenti distinte ha permesso ai ricercatori di calcolare in modo più accurato il tasso di formazione stellare della galassia, che si è rivelato essere tre volte inferiore alle stime precedenti. Le ricerche precedenti non erano state in grado di distinguere e sottrarre il contributo significativo della polvere attorno al buco nero supermassiccio dalla luminosità generale della galassia.

Quando il gas circostante viene attratto dal buco nero centrale, le collisioni delle particelle in rapido movimento generano calore, facendo brillare la polvere circostante più intensamente rispetto al corpo stellare della galassia stessa. La nuova ricerca condotta da Astro 3D è stata in grado di isolare ed eliminare questo contributo, offrendo così una visione più chiara di come le galassie e i loro buchi neri massicci centrali si sviluppano nell’Universo primordiale.

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