La Nasa ha fermato la missione Lunar Flashlight
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La Nasa ha fermato la missione Lunar Flashlight

La missione del team di Lunar Flashlight ha subito una brusca interruzione, poiché la NASA ha deciso di porre fine alle sue attività operative a causa del mancato raggiungimento dell'obiettivo principale: il polo sud lunare.

La Nasa ha fermato la missione Lunar Flashlight
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16 Maggio 2023 - 19.53


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La missione del team di Lunar Flashlight ha subito una brusca interruzione, poiché la NASA ha deciso di porre fine alle sue attività operative a causa del mancato raggiungimento dell’obiettivo principale: il polo sud lunare. Nonostante questa delusione, il team ha ottenuto alcuni importanti successi nel campo tecnologico.

Il cubesat, lanciato l’11 dicembre 2022 per testare una serie di nuove tecnologie, aveva come scopo primario la ricerca di ghiaccio nella superficie dei crateri permanentemente in ombra del polo sud lunare. Tuttavia, non è riuscito ad entrare nell’orbita pianificata dal team di missione, mancando così il suo bersaglio.

L’insuccesso è stato attribuito al sistema di propulsione miniaturizzato del satellite, il primo del suo genere mai utilizzato in un volo spaziale. Nonostante i mesi di sforzi da parte del team operativo, il sistema non è riuscito a generare una spinta sufficiente per portare la sonda in orbita lunare. Di conseguenza, il cubesat non è in grado di completare le manovre necessarie per rimanere nel sistema Terra-Luna, e la NASA ha deciso di porre fine alla missione.

Gli ingegneri ritengono che l’accumulo di detriti nelle linee di alimentazione dei propulsori sia la causa del malfunzionamento, nonostante i componenti del sistema abbiano superato le aspettative in termini di prestazioni.

Tuttavia, ci sono stati successi significativi anche per altre tecnologie della missione Lunar Flashlight. Il computer di volo a basso consumo chiamato Sphinx, sviluppato dal Jet Propulsion Laboratory della NASA per resistere alle radiazioni dello spazio profondo, ha superato la prova. Inoltre, la radio Iris, dotata di una nuova capacità di navigazione di precisione, potrà essere utilizzata da futuri veicoli spaziali per il rendez-vous e l’atterraggio su corpi celesti del sistema solare.

Il riflettometro miniaturizzato a quattro laser, uno strumento scientifico mai utilizzato prima in un volo spaziale, è stato testato con successo. Questo ha dato al team della missione la certezza che il laser sarebbe stato in grado di rilevare la presenza di ghiaccio sulla superficie lunare, se utilizzato in futuro.

Nonostante l’obiettivo primario della missione non sia stato raggiunto, il team operativo ha cercato una soluzione alternativa una volta accertato che il sistema propulsivo non produceva la spinta necessaria. Hanno calcolato una nuova orbita che poteva essere raggiunta utilizzando la limitata quantità di spinta disponibile. Il piano prevedeva di posizionare il cubesat in un’orbita attorno alla Terra anziché alla Luna, consentendo sorvoli mensili del polo sud lunare. Questa soluzione avrebbe comportato un minor numero di sorvoli, ma il veicolo spaziale sarebbe passato più vicino alla superficie lunare.

Sfortunatamente, le manovre per immettersi nella nuova traiettoria non sono state

Sfortunatamente, le manovre per immettersi nella nuova traiettoria non sono state completate in tempo. Di conseguenza, dopo aver superato la Luna, Lunar Flashlight sta attualmente dirigendosi verso la Terra e il 17 maggio passerà in prossimità del nostro pianeta, arrivando a una distanza di circa 65.000 chilometri dalla sua superficie. Successivamente, il cubesat continuerà il suo viaggio nello spazio profondo, orbitando intorno al Sole.

Nonostante la mancata riuscita della missione principale, la sonda continua a comunicare con gli operatori della missione, e la NASA sta valutando le possibili opzioni per il futuro utilizzo del veicolo spaziale. Nonostante le sfide incontrate lungo il percorso, il team di Lunar Flashlight ha ottenuto importanti successi tecnologici, dimostrando l’efficacia di diverse nuove tecnologie spaziali.

Il computer di volo a basso consumo Sphinx ha dimostrato la sua resistenza alle radiazioni dello spazio profondo, aprendo la strada a ulteriori sviluppi in questo campo. La radio Iris, dotata di una nuova capacità di navigazione di precisione, rappresenta un passo avanti nel settore dell’esplorazione spaziale, offrendo potenziali opportunità per futuri veicoli spaziali nel sistema solare.

Inoltre, il riflettometro miniaturizzato a quattro laser ha superato con successo i test, fornendo al team della missione la fiducia che sarà in grado di rilevare la presenza di ghiaccio sulla superficie lunare se utilizzato in futuro.

Nonostante l’interrompersi delle attività operative, il team di Lunar Flashlight può ancora guardare avanti, valutando le lezioni apprese e le prospettive per future missioni spaziali. La missione può essere considerata un banco di prova per nuove tecnologie e approcci, che contribuiranno allo sviluppo di futuri esplorazioni della Luna e di altri corpi celesti nel sistema solare.

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