Lo scioglimento dei ghiacciai sta alterando l'ecosistema terrestre
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Lo scioglimento dei ghiacciai sta alterando l'ecosistema terrestre

I dati ottenuti da tre missioni satellitari spiegano lo scioglimento dei ghiacciai al confine con gli oceani

Lo scioglimento dei ghiacciai sta alterando l'ecosistema terrestre
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11 Maggio 2023 - 09.27


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Un nuovo studio ha fornito per la prima volta alcune spiegazioni sulla perdita di tonnellate di ghiaccio e come ciò stia alterando l’ecosistema terrestre. Grazie ai dati delle missioni europee, tra cui il satellite italiano Cosmo-SkyMed, un gruppo di scienziati ha scoperto come l’acqua oceanica penetri nelle cavità dei ghiacciai, causando un innalzamento del livello del mare causato dal deterioramento dei ghiacci nelle zone polari.

Lo studio, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, ha dimostrato come la linea di galleggiamento del ghiacciaio Petermann si sposta sostanzialmente durante i cicli di marea, consentendo all’acqua calda del mare di sciogliere il ghiaccio a un ritmo accelerato. Eric Rignot, professore di scienze del sistema terrestre dell’università della California – Pasadena – e ricercatore Jpl della Nasa, ha affermato che queste interazioni ghiaccio-oceano rendono i ghiacciai più sensibili al riscaldamento degli oceani.

Gli occhi dei satelliti hanno monitorato la linea di galleggiamento del ghiacciaio Petermann tra il 2016 e il 2022, osservando un ritiro di quasi 4 chilometri. Inoltre, lo studio ha dimostrato come l’acqua calda abbia scavato nel tempo una cavità alta 204 metri circa nella parte non visibile al di sotto del ghiacciaio stesso, una caverna ancora presente nel 2022.

I precedenti modelli ipotizzavano che le linee di galleggiamento fossero statiche durante i cicli di marea e non tenevano conto dello scioglimento del ghiaccio sotto la superficie del ghiacciaio. Il team di scienziati proveniente da diverse università e centri di ricerca come l’Università di Houston (Texas), l’Università di Tongji (Shangai, Cina), l’Università di California Irvine, il Centro Studi Icey Espoo Finlandia, la California (Pasadena), il Centro Aerospaziale Tedesco (Dlr), il Jet Propulsion Laboratory della Nasa e il Centro Spaziale Giuseppe Colombo di Matera (Asi), ha messo in discussione questa teoria.

I dati forniti dal satellite italiano Cosmo-SkyMed sono stati essenziali per la ricerca. Grazie alla sua costellazione di satelliti, l’Asi ha avviato un programma di acquisizioni per l’osservazione regolare dei ghiacciai antartici e della Groenlandia. Ciò ha permesso di fornire alla comunità dei glaciologi prodotti di elevato valore scientifico con continuità e per un lungo arco temporale. Grazie alla caratteristica unica della costellazione Cosmo-SkyMed di poter acquisire coppie di immagini con stessa geometria di acquisizione a distanza di un giorno e con una ripetitività di 16 giorni, è stato possibile monitorare nel tempo le linee di galleggiamento del ghiacciaio

In apertura: al centro di questa fotografia scattata nel 2012, il ghiacciaio Petermann nel nord-ovest della Groenlandia si sposta gradualmente verso l’oceano, con ampi segmenti che si staccano e si allontanano come iceberg. Il team di scienziati ha  utilizzato i dati satellitari di tre missioni  satellitari europee per scoprire come l’acqua calda dell’oceano stia causando la migrazione della linea di terra del ghiacciaio, portando al suo rapido deterioramento. Credito: Nasa

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