L’Hallelujah Film Festival celebra il cinema che fa riflettere
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L’Hallelujah Film Festival celebra il cinema che fa riflettere

Tre artisti premiati a Castel Gandolfo per opere su migrazione, bullismo e disabilità, tra cultura, impegno civile e pace.

L’Hallelujah Film Festival celebra il cinema che fa riflettere
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15 Dicembre 2025 - 17.57 Culture


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Cinema e coscienza civile si sono incontrati a Castel Gandolfo, dove l’Hallelujah Film Festival 2025 è stata un’occasione di riflessione, inclusione e responsabilità sociale. Tre artisti si sono distinti su circa 300 partecipanti al Contest del Simposio Internazionale della Pace, la sezione centrale della manifestazione dedicata a opere capaci di affrontare con sensibilità le fragilità del nostro tempo: Valter D’Errico, Luigi Zeno e Massimiliano Galea. Il podio è stato premiato nella piazza principale della cittadina laziale da Sua Eminenza il Cardinale Fabio Baggio e dal Sindaco Alberto De Angelis, in un momento di forte valore simbolico e istituzionale che ha unito impegno civile, dimensione spirituale e cultura nel segno della pace.

Valter D’Errico, regista, ha ricevuto il premio per Sirens, un’opera intensa che racconta il dramma della migrazione, dando voce a storie spesso sommerse dal rumore dell’attualità e restituendo dignità a uno dei temi più urgenti dei nostri giorni. Luigi Zeno, attore, è stato premiato per la sua interpretazione in La linea sottile, film che affronta con grande delicatezza il bullismo, mostrando le conseguenze emotive e sociali della violenza silenziosa e parlando direttamente alle nuove generazioni. Massimiliano Galea, regista di Nata due volte, ha completato il podio con un’opera dedicata alla disabilità fisica, raccontata senza retorica ma con profonda umanità, esplorando rinascita, resilienza e autodeterminazione.

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Il Contest, alla sua prima edizione, ha rappresentato un’importante luogo di ascolto e valorizzazione per autori e interpreti provenienti da contesti differenti, confermando la vocazione dell’Hallelujah Film Festival come luogo di incontro, confronto e crescita culturale attraverso il linguaggio audiovisivo.

Nel corso della cerimonia di premiazione, sono stati conferiti anche riconoscimenti al cantautore Amedeo Minghi, al fondatore e direttore del Teatro Patologico Dario D’Ambrosi, alla casting director Teresa Razzauti, all’artista musicale Valeria Altobelli e alla Banda della Gendarmeria Vaticana, premiata per il suo valore artistico e simbolico. In precedenza, al termine del Simposio dedicato al ruolo delle donne, presieduto da Suor Alessandra Smerilli e dalla Sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, era stata celebrata anche la regista Liliana Cavani, protagonista del cinema italiano e internazionale, per il suo straordinario contributo artistico e culturale.

Il Contest del Simposio Internazionale della Pace conferma così il ruolo dell’Hallelujah Film Festival come osservatorio privilegiato sulle nuove voci del cinema impegnato, promuovendo un’arte capace di coniugare qualità narrativa, dialogo tra culture e responsabilità sociale. Un riconoscimento che premia non solo il talento, ma anche il coraggio di raccontare, dimostrando come il cinema possa trasformarsi in un mezzo concreto di ascolto, pace ed empatia.

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