L’utilizzo solver nel gioco del poker
Top

L’utilizzo solver nel gioco del poker

Se alla fine degli anni ’90 la rivoluzione è stata l’introduzione di Internet e del poker online, nei primi anni duemila questo gioco ha vissuto un vero e proprio boom in tutto il mondo

L’utilizzo solver nel gioco del poker
Preroll

globalist Modifica articolo

29 Gennaio 2024 - 14.31


ATF

Il poker moderno si sta evolvendo decennio dopo decennio e forse anche anno dopo anno. Se alla fine degli anni ’90 la rivoluzione è stata l’introduzione di Internet e del poker online, nei primi anni duemila questo gioco ha vissuto un vero e proprio boom in tutto il mondo, con milioni di nuovi giocatori ed appassionati, ma anche siti specializzati e programmi televisivi dedicati. 

Ma la tecnologia ha continuato ad influenzare il mondo del poker e negli anni successivi è arrivato il gioco su dispositivi mobili come smartphone e tablet, che ha permesso ai giocatori di accedere ad una partita senza limiti di luogo o di tempo: letteralmente è come avere un casinò sempre a portata di mano. Ovviamente il progresso tecnologico non si ferma, anzi sembra accelerare. 

Negli ultimi anni hanno iniziato a diffondersi nuovi strumenti che aiutano i giocatori nello studio e nella preparazione. Stiamo parlando dei cosiddetti solver, cioè dei software che aiutano a trovare la soluzione migliore secondo la teoria del gioco ottimale in determinare situazioni di una mano di poker. 

Nel poker sportivo la matematica è fondamentale

Prima di addentrarci nel mondo dei poker solver, è d’obbligo fare una premessa. Si tratta di strumenti avanzati che presuppongono un approccio di tipo professionale al poker: sono cioè delle possibilità in più a disposizione di chi vuole approfondire aspetti del gioco e studiare a fondo le migliori mosse a determinate condizioni. 

Il giocatore occasionale, che gioca solo per divertimento o per distrarsi dalle normali attività quotidiane, nella maggior parte dei casi non ha bisogno dei solver. Questo perché per utilizzarli e comprenderli è necessario avere non solo una conoscenza approfondita dei fondamentali come le regole, ma anche della probabilità e in generale della matematica applicata al poker. 

Dal momento che è una materia molto più complessa di quanto ci si possa aspettare – per arrivare a certi livelli nel poker serve studiare davvero molto – solitamente arriva ad utilizzare questi software solo chi ha deciso di prendere davvero sul serio il poker. 

Il presupposto teorico che sta alla base dei solver è la teoria dei giochi e in particolare la cosiddetta teoria del gioco ottimale o “Game Theory Optimal”, abbreviata nell’acronimo GTO. Nei giochi non cooperativi con due o più giocatori, dei quali ognuno presume di conoscere la strategia dell’altro, la teoria dei giochi è basata sostanzialmente sul concetto di “equilibrio di Nash”. 

Quando ammettiamo che ogni giocatore utilizzi una strategia, se nessun giocatore ottiene un vantaggio dal modificarla e al contempo gli altri giocatori mantengono invariata la scelta, si ha un equilibrio di Nash. In altre parole, nel poker viene chiamata GTO la situazione nella quale si sceglie la migliore strategia per battere quella che l’avversario.

Un altro elemento da considerare è che il poker è un gioco molto complesso a livello teorico. Gli studiosi della teoria dei giochi utilizzano un diagramma ad albero ramificato per rappresentare graficamente le diverse modalità in cui il gioco può svolgersi. Per fare un paragone, nella morra cinese il grafico presenta solo tre rami per le possibilità che il primo giocatore può giocare (sasso, carta e forbici) e tre rami per le possibilità che può giocare il secondo giocatore. Il poker Texas hold’em, anche solo con due giocatori, presenta un grafico ad albero che ha fino a qualche trilione di rami.

La quantità di possibilità da analizzare è sconfinata, ma i calcolatori sono stati programmati per giocare contro sé stessi miliardi di volte per identificare le decisioni meno vantaggiose nell’albero, identificando così le strategie più efficaci. Importante, quindi, è affidarsi ad un operatore che sia in gradi di offrire delle partite altamente sicure, imparziali e controllate. In Italia, esiste un provider che ha avviato le sue attività nel mercato online con l’avvento dell’internet, comprendendo da subito l’importanza di coinvolgere utenti distribuiti in tutto il mondo. In qualità di pioniere delle poker rooms online, questo sito è stato tra i primi a regolamentare le proprie offerte, al fine di accogliere sia giocatori professionisti sia neofiti. Questi ultimi, magari avvicinandosi per la prima volta a questo affascinante gioco di carte, desiderano partecipare ai tornei online messi a disposizione per apprendere le celebri regole del poker.

Cosa sono e come funzionano i poker solver

Come anticipato i poker solver sono dei programmi che utilizzano la grande potenza di calcolo dei moderni computer per elaborare la migliore strategia da implementare, tenendo conto dello scenario di gioco impostato. 

L’algoritmo non si limita ad applicare la teoria del gioco ottimale di cui parlavamo sopra, ma forniscono un supporto anche nel cosiddetto gioco exploitativo contro le strategie degli avversari, che possono essere impostate nel software.

All’utilizzatore del programma è richiesto di inserire la mano iniziale, lo stack e il limite sui bui, ma è possibile aggiungere anche il board al flop e il piatto, oltre che le informazioni sugli avversari. Tutte queste informazioni vengono elaborate dal software per fornire la mossa di poker migliore alle condizioni impostate e più accurati e completi saranno i dati, più precisa sarà l’analisi del solver.

Il software fornisce degli alberi decisionali molto ampi, che vanno però decodificati dal giocatore “umano”. Per questo è necessaria una elevata competenza tecnica e anche teorica. La strategia viene quindi studiata dal pokerista fino ad interiorizzarla profondamente, migliorando in questo modo il proprio gioco.

L’inizio dell’era dei solver e l’AI

C’è un prima e un dopo nel mondo del poker sportivo e questo è datato 2015. In quell’anno, infatti, ha fatto per la prima volta la sua comparsa un software in grado di suggerire delle strategie sulle mosse di poker da attuare a determinate condizioni impostate. 

Questa fondamentale innovazione si deve al developer polacco, nonché ex giocatore di poker online, Piotrek Lopusiewicz, che lavorò in collaborazione con il programmatore Kuba Straszewski. Entrambi realizzarono il primo software pokeristico di questo genere: PioSolver, un programma che rendeva disponibile a chiunque avesse un computer sufficiente potente un’analisi strategica avanzata, basata sulla teoria matematica di John von Neumann. 

L’uscita di PioSolver, ancora oggi il punto di riferimento per i solver di poker, ha dato vita ad un nuovo filone di software dedicati, con diversi altri concorrenti che sono apparsi sul mercato negli anni successivi. Oggi il giocatore che vuole utilizzare questi strumenti ha a disposizione diverse opzioni e ultimamente i grandi passi avanti fatti dall’intelligenza artificiale sono stati applicati anche al poker con il risultato che i solver sono diventati ancora più precisi e veloci. 

Il principale limite di questi strumenti, ad oggi, era infatti rappresentato dai tempi necessari per analizzare la sconfinata mole di dati. Come abbiamo detto il poker presenta degli “alberi decisionali” molto grandi ma l’AI riesce ad apprendere modi più efficienti di per elaborarli, rendendo il processo via via sempre meno lungo in termini di tempo.

Come è cambiato il poker

Per i giocatori professionisti o comunque per chiunque giochi a poker seriamente l’utilizzo dei solver è ormai una necessità. Il vantaggio competitivo che deriva dall’uso di questi software nella fase di studio è talmente elevato che i professionisti non possono più farne a meno per rimanere ad un livello competitivo. 

L’evoluzione dei software di poker può essere paragonata a quella dei motori scacchistici, che hanno fatto la loro comparsa già una ventina di anni fa. Inizialmente questi programmi analizzavano tutte le mosse di scacchi che potevano essere fatte da una determinata mossa iniziale, senza però sapere quali erano migliori. Successivamente la potenza di calcolo dei motori è aumentata, permettendo di fornire la mossa migliore in tempi più rapidi, ma oggi con l’intelligenza artificiale il software è in grado di verificare se un determinato output dà buoni risultati e valutarlo, senza risolvere tutti gli sviluppi. Così si riescono ad analizzare molti più dati in tempi sensibilmente inferiori. 

Con i solver di poker siamo ancora alla fase intermedia; quindi, possiamo dire che questa tecnologia non è ancora matura come lo è invece negli scacchi. Oggi i motori scacchistici sono utilizzati da tutti, professionisti e non, per sapere quale è la mossa migliore da fare in un dato momento della partita. Nel poker si arriverà presto alla stessa situazione? È probabile di sì, anche se è difficile prevedere quando. 

Conclusioni

Per alcuni l’arrivo di solver sempre più precisi e veloci rischia di rovinare il gioco del poker. Il timore è quello che l’intelligenza artificiale prenda il sopravvento, riducendo la componente umana. Per il creatore di PioSolver i suoi programmi non hanno intaccato l’anima del poker, anche perché gli aspetti matematici da un certo livello in poi diventano una necessità.

Native

Articoli correlati