Il distanziamento sociale esiste anche in natura: le api lo adoperano da sempre per evitare i virus
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Il distanziamento sociale esiste anche in natura: le api lo adoperano da sempre per evitare i virus

Emerge da un recente studio, pubblicato su Science Advances. Questi insetti sono in grado di modificare le loro abitudini e comportamenti se individuano il rischio di un'infestazione di un acaro nocivo

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3 Novembre 2021 - 08.50


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Come scrive Paola Perrotta – Agi -, le api sono animali sociali molto evoluti con precise gerarchie, ruoli e responsabilità condivise.
Un recente studio, pubblicato su Science Advances, ha dimostrato che le colonie di api sono in grado di modificare le loro abitudini e comportamenti se individuano il rischio di un’infestazione di un acaro nocivo. In particolare, aumentano la distanza sociale tra le api giovani e quelle anziane.
“Tra gli animali, sono stati trovati esempi di distanziamento sociale in specie molto diverse separate da milioni di anni di evoluzione: dai babbuini che hanno meno probabilità di pulire individui con infezioni gastrointestinali alle formiche infette da un fungo patogeno che si relegano nei sobborghi di formicaio società – ha dichiarato il co-autore, Alessandro Cini dell’UCL Center for Biodiversity -. Qui abbiamo fornito la prima prova che le api modificano le loro interazioni sociali e il modo in cui si muovono intorno al loro alveare in risposta a un comune parassita”.
L’obiettivo dello studio era valutare se la presenza dell’acaro ectoparassita Varroa destructor nelle colonie di api avesse indotto cambiamenti nell’organizzazione sociale che potrebbero ridurre la diffusione del parassita nell’alveare. Tra i fattori di stress che colpiscono le api, l’acaro Varroa è uno dei principali nemici in quanto provoca una serie di effetti nocivi sulle api a livello individuale e di colonia, inclusa la trasmissione del virus.
Lo studio è condotto da un’università italiana: il Dipartimento di Agraria, Università di Sassari. L’autrice principale Michelina Pusceddu ha dichiarato: “L’aumento osservato del distanziamento sociale tra i due gruppi di api all’interno della stessa colonia infestata da parassiti rappresenta un aspetto nuovo e, per certi versi, sorprendente di come le api mellifere si sono evolute per combattere agenti patogeni e parassiti. Le colonie di api forniscono un modello ideale per studiare il distanziamento sociale e per comprendere appieno il valore e l’efficacia di questo comportamento”, ha commentato l’autore. 

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