Brusaferro frena sulle mascherine in classe: "Presto per toglierle" e sui tamponi tuona...
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Brusaferro frena sulle mascherine in classe: "Presto per toglierle" e sui tamponi tuona...

Il presidente dell'Istituto superiore di sanità: "Allungare la validità dei tamponi per 72 ore? Neanche per sogno, la variante Delta è più veloce"

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19 Settembre 2021 - 16.27


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Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità ha scandagliato tutte le novità che si affacciano nel panorama italiano grazie alla vaccinazione di massa. 
“E’ importante riuscire a mantenere la didattica in presenza e, in quest’ottica, è incoraggiante l’adesione molto positiva dei giovani alla campagna vaccinale”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, aggiungendo: “Sotto i 12 anni, però, non ci si può ancora vaccinare e questo rappresenta un punto debole. Per questo sono importanti i protocolli, come indossare la mascherina”.
“Tamponi validi per 72 ore? Neanche per sogno” 
In un’intervista a La Stampa, il portavoce del Cts ha sottolineato come l’estensione del Green aiuterà a “rafforzare i due pilastri della lotta al virus: copertura immunitaria grazie ai vaccini e comportamenti sociali corretti”. Tuttavia sul proposito del governo di allungare a 72 ore la validità del tampone molecolare, ha avvertito: “L’incubazione con la variante Delta è più veloce e, più tempo passa dall’esecuzione del test, più può aumentare il rischio di esposizione al virus”.
Cinema e teatri 
Per quanto riguarda invece la richiesta di portare alla massima capienza le sale di cinema e teatri, “c’è una valutazione in corso. A noi il governo non ha ancora chiesto formalmente un parere, vedremo nelle prossime settimane”. La circolazione del virus in Italia “è più contenuta rispetto ad altri Paesi europei”, ha evidenziato ancora Brusaferro.
La terza dose, al momento, “è uno strumento per mantenere elevata la protezione immunitaria delle persone più fragili. In questa fase stiamo ancora valutando se, quando e a chi fare un’ulteriore iniezione. Il tema, comunque, non è una terza dose a pioggia. E’ un’ipotesi, che potrebbe svilupparsi con percorsi differenziati”.
Il nodo scuola 
Venendo al ritorno in classe, “abbiamo visto che in altri Paesi, dove la scuola è cominciata alcune settimane fa, la circolazione del virus è aumentata, quindi non possiamo escludere infezioni e focolai tra gli studenti. Per questo sono importanti i protocolli per gestire con attenzione il pre e il post scuola, fasi più pericolose rispetto alle lezioni in classe, dove si sta seduti al proprio posto”. Una misura come il metro di distanziamento  “per noi resta prioritaria. Dove sia logisticamente impraticabile, magari si può scalare un po’, indossando sempre la mascherina chirurgica”.

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