L'infettivologo Di Perri ottimista: "Nessuna variante è totalmente insensibile ai vaccini"
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L'infettivologo Di Perri ottimista: "Nessuna variante è totalmente insensibile ai vaccini"

Il professore sulle vaccinazioni: "Per la prima volta abbiamo una dissociazione importante tra il numero dei nuovi casi e la pressione sugli ospedali"

Giovanni Di Perri, infettivologo dell'ospedale Amedeo di Savoia di Torino
Giovanni Di Perri, infettivologo dell'ospedale Amedeo di Savoia di Torino
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10 Agosto 2021 - 17.15


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Le varianti stanno tracciando una storia evolutiva del virus, ma l’impressione da virologo clinico” è che non abbia fatto “il grande salto di una variante totalmente insensibile al vaccino perché, forse, non è capace di farlo”.
Si dice “preoccupato in generale” ma anche “ottimista” il professor Giovanni Di Perri, infettivologo dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino.
“La situazione non è facile ma sono ottimista”, ha ribadito Di Perri in una video intervista. “Per la prima volta abbiamo una dissociazione importante tra il numero dei nuovi casi e la pressione sugli ospedali – ha spiegato – Come successo in Inghilterra, dove ricoverano sei volte di meno, in Italia ricoveriamo circa tre volte e mezzo, quattro volte, rispetto agli stessi numeri delle ondate precedenti. E nello stesso Israele, dove non hanno adottato il Green pass al momento della riapertura, hanno comunque una protezione parziale relativa che permette di non ricoverare la maggior parte degli infetti”.
Dei ricoverati, “i non vaccinati sono il 92-93% – ha concluso Di Perri – Ci sono vaccinati molto anziani, con patologie molto importanti, in cui però anche solo il fatto che la malattia abbia un decorso migliore potrebbe salvargli la vita. Bisogna quindi saper riconoscere la parte mezza piena del bicchiere, che c’è”. 

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