L'appello di Abrignani: "Non guardate la partite dai maxi-schermi ammassati altrimenti..."
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L'appello di Abrignani: "Non guardate la partite dai maxi-schermi ammassati altrimenti..."

L'immunologo e componente del Cts pessimista: "Ma temo che non prevarrà il buonsenso"

Sergio Abrignani
Sergio Abrignani
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11 Luglio 2021 - 11.36


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Le scene di martedì notte scorso sono state imbarazzanti e da non ripetere, frutto delle scelte irresponsabili di molte persone che dopo mesi di pandemia hanno voglia di libertà ma non mettono la salute al primo posto.

“In astratto anche per la finale degli Europei sarebbe bene evitare assembramenti, ma sappiamo bene che non accadrà, come abbiamo visto dopo la partita con la Spagna. E allora ai tifosi dico: lasciate perdere i maxischermi davanti a cui si assiste ammassati l’uno all’altro. E se volete festeggiate fatelo, meglio se all’aperto, ma indossate la mascherina ed evitate gli abbracci. Tifate ma usate il buonsenso”.

Così il professor Sergio Abrignani, presidente dell’istituto nazionale di genetica molecolare di Milano e componente del Cts, parla della finale di questa sera degli europei di calcio e delle accortezze da mantenere per chi sarà in piazza a tifare.

Per quanto riguarda il diffondersi della variante Delta “tra i vaccinati circa un terzo si infetta lo stesso, ma quasi sempre la malattia è asintomatica, paucisintomatica o lieve e la protezione contro le forme gravi è del 94%: per questo è essenziale che si vaccinino tutti, con urgenza per gli ultrasessantenni”.

C’è chi ancora ha però dei dubbi e non vuole vaccinarsi: “La vaccinazione è un problema di sanità pubblica, se io non mi vaccino rischio di contagiare un fragile, che magari non ha risposto al vaccino e che ha una alta probabilità di morire. Se un trentenne spirito libero non si vaccina, rischia di portare a casa un virus che potrebbe uccidere il nonno o il padre. E’ un atto di grande egoismo. E’ come non pagare le tasse. Bisogna fare come si è fatto con i medici. Del resto abbiamo messo l’obbligo per il vaccino anti epatite b, per quello antipolio, e per una malattia infettiva che ha ucciso 130 mila italiani e ci ha fatto perdere 180 miliardi di euro in 15 mesi non lo mettiamo? Ma è follia pura”.

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