E’ troppo pericoloso lasciare in giro persone vaccinate: per loro, per noi, per chi si è vaccinato pur essendo all’inizio un po’ scettico.
“Gli over 60 non vaccinati corrono un rischio per loro stessi, non solo per la società. A ottobre ci sarà una recrudescenza della circolazione del virus e, purtroppo, con questa circolazione, anche se non paragonabile allo scorso anno, in ospedale andrà prevalentemente chi non si è vaccinato. Ed è un rischio troppo alto”.
Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.
Gli over 60 ancora non vaccinati “dovrebbero andare a vaccinarsi non solo per proteggere la comunità ma per se stessi. Il rischio è che avremo i bambini più piccoli non vaccinabili, perché non c’è un vaccino per loro, poi avremo una fascia di persone sopra i 60 che non si è vaccinata”, con la possibilità di infezione che passa dai bambini ai nonni non vaccinati che poi “vanno in terapia intensiva e muoiono. Oggi morire di nuovo coronavirus, avendo un vaccino, è una stupidaggine. Con la vaccinazione le possibilità di morte sono vicinissime allo zero”, ha affermato.
Quanto alla campagna vaccinale, Sileri sostiene che “da metà luglio il numero di persone che chiederà di vaccinarsi contro Covid tenderà a scendere”.
Considerando “chi va in vacanza e chi dice ‘perché devo vaccinarmi quando poi devo fare la terza dose?’, e rimanda. Oppure gli esitanti o quelli che non sono no-vax ma poco manca. Le persone tenderanno a non vaccinarsi e dobbiamo aumentare la nostra campagna di informazioni e spingerli verso la vaccinazione. Io sono preoccupato di questo”.
“Oggi – ha aggiunto – si parla di una riduzione del 5% delle forniture di vaccinazioni tra giugno e luglio, questo modestissimo calo, considerato che arriveranno 45 milioni di dosi di vaccino a mRna tra luglio e settembre, sarà inferiore rispetto alla riduzione delle richieste di prime vaccinazioni. Tra una due o tre settimane la richiesta dei cittadini calerà sostanzialmente”.
Tutto questo non solo perché le persone vanno in vacanza. “Quando abbiamo raggiunto i 40 milioni di persone con la prima dose, sui 53 milioni di soggetti vaccinabili (8 milioni sono sotto i 12 anni e non vaccinabili), abbiamo sicuramente raggiunto un alto tasso di vaccinazione, ma non è non sufficiente per una protezione di comunità”.
Servirà “convincere le persone che non si sono vaccinate”, ha concluso Sileri ricordando che fortunatamente “i 2milioni e mezzo di 60enni, prima esitanti, si stanno avvicinando alla vaccinazione perché erano prevalentemente persone che non volevano AstraZeneca o J&J e ora si prenotano con un vaccino a mRna”.
Argomenti: covid-19