L'immunologo Forni spera nel vaccino Curevac: "Potrebbe essere la soluzione definitiva"
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L'immunologo Forni spera nel vaccino Curevac: "Potrebbe essere la soluzione definitiva"

Il vaccino della ditta tedesca finanziata dall'Ue "ha una tecnologia più avanzata rispetto a Pfizer e Moderna, il vaccino si può conservare a temperatura ambiente e non dovrebbe avere effetti collaterali"

Guido Forni
Guido Forni
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20 Aprile 2021 - 10.16


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Abbiamo bisogno di vaccini, subito.
L’Europa e soprattutto l’Italia si è fatta cogliere in castagna dalla pandema.
Abbiamo infatti scoperto che in 20 anni siamo passati da l’essere un Paese molto avanti con la sperimentazione e l’innovazione dei vaccini, a non avere neanche uno stabilimento in grado di produrli.
E ora ne paghiamo tutte le conseguenze, purtroppo.
L’Unione Europea potrebbe non acquistare più il vaccino AstraZeneca, verso cui comunque non bisogna nutrire timori, e se arriverà il Curevac sarà “la rivoluzione”. 
Lo ha detto Guido Forni, immunologo, socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei.
“C’è una componente scientifica e un’altra industriale-economico-politica: Astrazeneca ci ha fatto penare, ha dato i vaccini ad altri Paesi e meno in Europa, questo crea delle ripicche e man mano che ci saranno più vaccini, altrettanto efficaci e magari con qualche effetto collaterale in meno, può darsi che l’UE scelga di andare per un’altra strada”. 
“Ad oggi è uno dei vaccini che abbiamo e che salva le vite – ha sottolineato – quindi non bisogna avere timori di fare questo vaccino e non bisogna aspettare eventualmente un vaccino migliore perché il rischio del virus covid è molto molto molto più elevato di possibili rischi legati a questo vaccino”. 
Secondo Forni, se l’Italia pensa di produrre i vaccini per combattere il covid c’è “un problema: noi abbiamo bisogno di vaccini adesso non tra due anni; tra due anni la situazione sarà molto differente”. 
“Però ogni investimento che facciamo in biotecnologie in Italia – ha aggiunto – crea ricchezza, crea posti di lavoro, quindi è una prospettiva a lungo termine. Venti anni fa eravamo una potenza nella creazione di vaccini, tutto questo è stato abbandonato, recuperarlo ha un’importanza notevolissima, non so quanto per combattere la pandemia attuale, ma per essere pronti in futuro”.
In merito al vaccino Curevac, Forni ha dichiarato: “Se arrivasse nel giro di poche settimane e funzionasse un vaccino europeo a mRna sarebbe fantastico, sarebbe la soluzione. E’ una ditta tedesca finanziata dall’Europa che ha una tecnologia più avanzata rispetto a Pfizer e Moderna, il vaccino si può conservare a temperatura ambiente e non dovrebbe avere effetti collaterali. L’UE ha prenotato 450 milioni di dosi.
Se tutto va bene questo vaccino sarà la rivoluzione dei vaccini”.
“Dovremmo essere nelle fasi conclusive, poi servirà qualche settimana per l’approvazione dell’Ema – ha aggiunto – e allora comincerà la produzione. Abbiamo imparato una tecnologia nuova per fare i vaccini in tempi rapidissimi, sono già pronti i vaccini contro le varianti perché è bastato cambiare una parte dell’rna e il vaccino è già pronto”.
“In futuro i vaccini a mRna potranno essere utilizzati anche contro altre malattie infettive e come forma di prevenzione per quei tumori di cui si conosce l’origine e sono dovuti ad un particolare difetto genetico” ha concluso Forni.

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