L'Aifa assicura: "Da Pasqua vaccineremo 10 milioni di italiani al mese"
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L'Aifa assicura: "Da Pasqua vaccineremo 10 milioni di italiani al mese"

Sul vaccino Astrazeneca Nicola Magrini afferma: "non bisogna essere diffidenti". Sugli anticorpi monoclonali "la nostra non è un'approvazione piena

Nicola Magrini
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9 Febbraio 2021 - 08.55


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Sarà quindi aprile il mese di svolta nella campagna di vaccinazione di massa in Italia, secondo le previsioni di Nicola Magrini, direttore dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) intervistato dal Corriere della Sera e dalla Stampa.

Per quel tempo ci saranno altri vaccini. “Ci aspettiamo che non tardi il vaccino di Johnson&Johnson il cui dossier è in corso di valutazione presso Ema” spiega Magrini, che rassicura su AstraZeneca. “Il farmaco di AstraZeneca è comunque registrato per tutti, anche per gli anziani, e la produzione di anticorpi è stata dimostrata in tutte le fasce d’età. Non bisogna essere diffidenti”, anche se “in attesa di dati certi noi suggeriamo che tutti gli anziani (sopra i 65 anni) e i pazienti a rischio ricevano i vaccini di Moderna e Pfizer”.

Sul fronte degli anticorpi monoclonali, definiti da Aifa “immaturi”, Magrini spiega che il via libera è stato dato perché “sono potenzialmente promettenti per una certa tipologia di pazienti ben definita, quindi si è deciso di dare un’apertura all’uso in via eccezionale e temporanea. Non è un via libera, non è un’approvazione piena. Spetta all’Ema l’approvazione e successivamente ad Aifa stabilire la rimborsabilità e il ruolo terapeutico di questi farmaci in rapida evoluzione anche alla luce degli studi clinici tuttora in corso che anche noi stiamo promuovendo”. Ad averli in Italia sarà “qualche centinaio di pazienti al giorno. Pazienti in fase iniziale dell’infezione, a rischio di rapido peggioramento, non ancora ospedalizzati, con gravi patologie come dializzati, malati con fibrosi polmonare o in chemioterapia o terapie immunosoppressive. Il farmaco potrebbe arrivare entro un paio di settimane. Per loro questa opzione può essere importante. I monoclonali sono inutili nelle forme gravi come dimostrato da studi recenti interrotti per “futilità””.

Aifa, prosegue Magrini, “valuterà presto la colchicina, un antigotta, dopo un importante studio canadese, come potenziale trattamento domiciliare, e l’ivermectina, un vermifugo, sorretto da diversi studi interessanti. Potrebbero essere opzioni” contro il Covid.

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